sabato 11 giugno 2011

Considerazioni sul Referendum: aria, acqua e legalità

Come anticipato ieri, oggi voglio dedicare tempo e spazio al Referendum che si terrà domani, dalle 08 alle 22 e Lunedì, dalle 07 alle 15. Perchè voglio farlo? Perchè ritengo che questa tornata referendaria non abbia alcun colore politico poiché tocca temi davvero importanti come l'aria, l'acqua e la legalità. Da cristiano sento un dovere di coscienza verso questo referendum abrogativo perchè vedo che in mancanza del raggiungimento del quorum, ci ritroveremmo un'energia irrispettosa dell'ambiente e potenzialmente letale, una gestione dell'acqua affidata a mani private in via obbligatoria e una discriminazione processuale fondata sul fatto che una persona si ritiene al di sopra della legge.

Ma andiamo con ordine: il primo quesito che mi tocca seriamente è quello concernente il ritorno al nucleare. Infatti, il Governo con la recente moratoria, ha sospeso i lavori previsti per la costruzione delle centrali nucleari, ma non l'ha abrogato per niente. Tradotto significa che anche domani il governo potrebbe decidere di porre nuovamente le basi per la costruzione del nucleare nel nostro Paese.
Dopo aver visto le drammatiche conseguenze di Chernobyl e quella recente di Fukushima, sarebbe davvero da presuntuosi ed arroganti pensare di poter controllare i fenomeni naturali. Infatti, nessuno può garantire al 100% che il nucleare sarà un'energia sicura: e penso che basti anche lo 0.001% di rischio per evitare di costruire una potenziale bomba ad orologeria. Come se non bastasse, l'energia nucleare produce tonnellate di scorie radioattive che non possono essere eliminate, ma solo stipate: per estinguersi devono trascorrere centinaia di migliaia di anni. In sostanza, l'energia che produrremmo oggi, avrebbe conseguenze per le generazioni future a distanza di centinaia di migliaia di anni. Davvero vogliamo esser responsabili di consegnare un Paese malato e inquinato ai posteri? Quale sarebbe il loro giudizio sugli uomini di questa generazione? Io non voglio essere irresponsabile e non voglio che interessi economici prevalgano sul buon senso e sul rispetto del creato. Dio ci ha donato un pianeta meraviglioso: noi lo stiamo radendo al suolo, per il nostro egoismo e per il nostro menefreghismo. Domani abbiamo un occasione per dimostrare e per riparare agli errori commessi in passato, votando al referendum SI per abrogare ogni disegno legislativo concernente la costruzione di centrali nel nostro Paese.

Veniamo al secondo tema: l'acqua pubblica. L'acqua non è un bene commerciale che può essere prodotto dall'uomo; l'acqua è un dono, fatto da Dio agli uomini, affinché tutti potessero abbeverarsi e quindi restare in vita. Ciò significa che l'acqua è una componente fondamentale della vita umana, al pari dell'aria: non vi è vita se non vi è acqua. Tutto questo mi porta a riflettere sul fatto che non voglio che alcuni uomini affaristi pongano le loro mani su un bene così prezioso, per poterci ricavare un utile. Non ho intenzione di lasciare che la politica svenda persino l'acqua solo al fine di poter guadagnare e di poter far guadagnare alcuni signorotti del Paese. Ecco perchè domani andrò e spero tutti voi andrete a votare SI affinché venga abrogata ogni possibilità di affidamento obbligatorio dell'acqua alla mano privata: vogliamo le fontane, vogliamo l'acqua disponibile anche per chi non ha denaro per comperarla; in sostanza vogliamo che l'acqua resti un bene primario, non economico, ma libero e pubblico e sono contento che moltissimi religiosi e missionari lo abbiano chiesto a gran voce, manifestando in Piazza San Pietro.

Infine, siamo al quesito sul cosiddetto legittimo impedimento: tale norma consente al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri, di poter saltare le udienze processuali, per determinati motivi di ampia generalizzazione. In sostanza, detto in parole povere, si da la possibilità di saltare le udienze non solo quando coincidono con appuntamenti improrogabili dell'imputato, ma anche quando si è nella situazione di preparazione di detto appuntamento oppure quando si è nel tempo successivo a detto appuntamento. Essendo quindi la casistica troppo libertina, si viene a creare una disparità tra un normale cittadino e il Presidente del Consiglio e i suoi ministri. Io penso che la legge debba essere uguale per tutti e che non vi siano sufficienti ragioni per applicare una simile discriminazione processuale. Anzi, ritengo che la via moralmente ed eticamente migliore da prendere, sia quella delle dimissioni, per evitare ciò che sta già avvenendo e cioè di gettar fango sull'operato del governo e dell'Italia in ambito nazionale e soprattutto internazionale. I politici devono tener presente che vi sono regole etiche e morali che vanno osservate perchè la politica è anche una questione di coscienza, anche se molti non lo ricordano più.

Per chiudere, lasciatemi dare un consiglio finale, sulla base anche di alcune importanti considerazioni di Papa Benedetto XVI sul rispetto dell'ambiente: domani o lunedì, alziamoci, andiamo al seggio e votiamo SI a tutti i quesiti referendari: così non vincerà nessun politico, ma vincerà il popolo italiano e il nostro caro ambiente!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi voglio soffermare su queste righe dell'articolo da te scritte:
Come se non bastasse, l'energia nucleare produce tonnellate di scorie radioattive che non possono essere eliminate, ma solo stipate: per estinguersi devono trascorrere centinaia di migliaia di anni. In sostanza, l'energia che produrremmo oggi, avrebbe conseguenze per le generazioni future a distanza di centinaia di migliaia di anni.

Purtroppo la cecità prodotta dall'arroganza dell'uomo produce danno soprattutto perchè, e ne sono certa, questi omuncoli hanno più fiducia nella tecnologia che nel buon senso, che probabilmente è un dono a loro sconosciuto, in quanto il guadagno che porta loro e non solo a loro, prevale sulla ragione.
Cosa importa ad essi se nel futuro tutto va a patatrac? L'importante è il momento nel quale loro possono godere di grandi benefici economici e di potere. quando una persona governa o lavora senza pensare al futuro accadono disastri come già successo in passato quando certi industriali buttavano le scorie velenose nei fiumi. Purtroppo però, questo succede ancora.
Mi auguro che l'Italiano apra gli occhi capendo che il sacrificio di oggi sarà la vita per i nostri posteri. Ma tutti devono entrare in questa mentalità, anche le nazioni che sono in possesso del nucleare e avviarsi così verso un'energia pulita anche se al momento sembra che renda meno.
C'è solo da pregare davvero per il nostro futuro con queste classi dirigenti e politiche.
Buon voto a tutti.

Riscoprire la fede ha detto...

Hai ragione Enza ed anzi abbiamo già un Paese che ha dato un segnale in senso positivo e cioè la Germania. Infatti, la Germania uscirà definitivamente dal nucleare entro il 2022. Sono segnali incoraggianti come quelli provenienti da altri Paesi che stanno seguendo la Germania e mi riferisco alla Svizzera. Mi unisco alla tua preghiera sperando sempre il meglio. A presto!

Angel

Gianna ha detto...

Bravo Angel!

Riscoprire la fede ha detto...

Ti ringrazio Stella, ha parlato la mia coscienza. A presto e buona Domenica!

Angel

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