mercoledì 3 novembre 2010

Il coraggio di dire NO

La vita di un uomo è una perenne scelta: bene e male si fronteggiano ogni minuto, ogni ora, ogni giornata. Papa Pio XII diceva che l'uomo era fatto di tenebra e luce: la tenebra consumava mentre la luce alimentava. Ed in effetti, noi sembriamo fatti proprio così: con la luce che ci da sostegno, forza, coraggio e la tenebra che ci illude, ci inganna, ci demoralizza e ci sopprime. Accade questo perchè la tenebra non è fatta per curare l'animo umano, ma per distruggerlo. Infatti, il suo unisco scopo è di togliere all'anima il supporto divino, la fiducia in Dio, spingendo alla ribellione a quella stessa luce che l'alimenta ogni giorno. E noi siamo incapaci di vedere ad occhi nudi, questo incredibile scontro che alberga nel nostro cuore. E' come se i fantomatici angioletti e diavoletti si affrontino sulle nostre spalle, l'uno per aiutarci a prendere le giuste decisioni e l'altro per portarci totalmente fuori strada.

E qui entriamo in gioco noi: l'essere umano si ritrova nel mezzo di questo scontro e la sua forza consiste nella possibilità di scelta, una possibilità che deriva dal libero arbitrio che Dio ha concesso l'uomo. Quindi, siamo noi in grado di scegliere cosa fare, chi ascoltare e cosa scegliere. Sappiamo che la nostra scelta è fondamentale: poiché da una parte vi è una prospettiva di vita eterna e dall'altra una prospettiva di dannazione eterna. Però, il primo problema sorge quando non vi è fede: quando cioè non solo si nega Gesù, ma si nega l'esistenza stessa di Dio e l'eternità della coscienza. Proprio ieri abbiamo letto cosa Papa Paolo VI diceva a proposito dell'immortalità della coscienza: essa non muore mai e nemmeno la morte terrena la può spegnere. Ma cosa accade se un uomo non ha questo credo nel suo cuore? Anche questo, carissimi, è una scelta: la scelta di non credere è conseguenza del libero arbitrio. Però, anche se ovviamente il soggetto in questione non ci crederà, la sua scelta è stata influenzata dalla tenebra che alberga nel cuore umano: poichè la tenebra che spinge al consumo, è ingannatrice. Lo stesso far credere che il male non esista, o meglio che satana non esista, è un inganno millenario che ha portato alla dannazione centinaia di anime perse.
Il nostro compito è quello di usare al meglio il libero arbitrio, imparando a trovare il coraggio per dire NO: sì, perchè la nostra scelta deve essere un SI' alla vita e un NO alla morte. Quest'ultima si nasconde nei peccati, soprattutto in quelli carnali perchè sono quei peccati che si legano, schiavizzando l'uomo e incatendandolo alle sue stesse passioni. Un uomo, quando è incapace di contrastare la tentazione carnale, perde il lume della ragione e divine un uomo senza spirito di volontà propria: si muove perchè è costretto a muoversi, quasi come se ci fosse un burattinaio. Ecco perchè ci si allontana da Dio: non si ha volontà propria e non si ha nemmeno il sentore di Dio perchè questo peccato perverte il cuore e un cuore pervertito non può ospitare lo Spirito Santo di Dio. Ecco perchè bisogna imparare a dire NO, non solo al male in senso semantico o allegorico, ma anche e soprattutto in senso pratico: cioè bisogna cominciare a dire NO nella quotidianità, quando siamo dinanzi ad una scelta, anche se piccola e impercettibile. Pensiamo all'autoerotismo, pensiamo al sesso pre-matrimoniale, pensiamo all'obbedienza ai propri genitori, pensiamo all'essere onesti: in questi casi, non sembra vitale la scelta tra si e no, eppure è in questi casi che si forma la nostra forza verso il SI' e contro il NO. Gesù disse: "Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. "

Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se nel poco, nelle piccole cose, siamo disonesti con la nostra coscienza, allora lo saremo anche nel poco. Ma se impariamo ad essere fedeli alla nostra scelta verso Dio nel poco, allora saremo fedeli anche nel molto e cioè nelle cose difficili della vita. Se, ad esempio, non siamo fedeli a Dio quando siamo in salute, come potremo essere fedeli a Dio nel dolore? Difatti, la nostra fede sarebbe schiacciata. Allora, impariamo a dire NO alle piccole cose: impariamo a scacciare le tentazioni anche se pensiamo siano innocenti poiché non vi nulla di innocente che pone interrogativi e nulla di cattivo che non li pone: se vi è un dubbio, bisogna ascoltarlo poiché la coscienza ci parla e ci mostra il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il buono e l'empio. Dio ci ha dato una guida e noi impariamo a seguirla con coraggio e con spirito di fede poiché è l proprio la fede la chiave della nostra scelta: per fede, possiamo avere il coraggio di dire NO al peccato, di ogni genere (soprattutto lussurioso per i motivi succitati) e sempre per fede noi possiamo compiere agevolmente l'eterna scelta che si pone dinanzi all'uomo: il bene piuttosto che il male, Dio piuttosto che satana. E la meta di questa scelta sarà la ricompensa per aver saputo dire NO nonostante tutto! Il Regno dei Cieli si aprirà e allora non vi saranno più angioletti e diavoletti poiché in quel posto, la risposta è già scritta e nessuno la potrà più cambiare, nemmeno il male poiché esso è bandito dal Regno!

4 commenti:

anima ha detto...

bèll! ;)

Anonimo ha detto...

è INCREDIBILE NELLA MIA VITA HO SEMPRE CERCATO DI FARE LA VOLONTà DI DIO IN TUTTE LE MIE SCELTE E MI SONO RITROVATA SEMPRE PUNTUALMENTE SOLA IO E IL MIO CARO GESù COME SE QUALCUNO MI AVESSE FATTO UN INCANTESIMO!! INSOMMA OGNI VOLTA CHE FACCIO UN INCONTRO PIACEVOLE SUBITO LA COSA SI DISSOLVE SENZA UN PERCHè E QUINDI ANCHE SE CONOSCO IL MONDO INTERO MI RITROVO SEMPRE NELLA SOLITUDINE A MENO CHE IO DICA SI A QUEL GENERE DI PERSONE CHE NON SEGUONO GESù SI ,SONO BRAVE PERSONE APPARENTEMENTE MA POI LE FREQUENTO E SI RIVELANO DEI VERI GIUDA ECC...ORA MI CHIEDO è GESù CHE MI VUOLE NELLA SOLITUDINE O SONO IO CHE MI DEVO ROMPERE LA TESTA IN MEZZO A QUESTI PECCATORI PERBENE? INSOMMA ANCHE QUESTO è UN PICCOLO INFERNO EPPURE HO SCELTO LA LUCE. TI PREGO ILLUMINAMI AL RIGUARDO.GRAZIE

Riscoprire la fede ha detto...

Oggigiorno, purtroppo, scegliere Gesù comporta una scelta radicale che ci porta ad allontanarci dal mondo perché è lontano da Lui. Io ti comprendo più di quanto tu possa immaginare e so bene che essere fedeli a Gesù può essere fattore di emarginazione. Però, non dobbiamo scoraggiarci e dobbiamo aspettare che il Signore ponga accanto a noi le persone giuste che, fortunatamente, esistono. Bisogna solo portar pazienza, avere fede ed essere comunque sempre coerenti con noi stessi, stando in mezzo agli altri, ma senza lasciarci deviare da loro. Prendi esempio da Gesù che ha cenato con i peccatori, ma di certo non ha seguito o fatto seguire il loro modello di vita.
Non parlare di piccolo inferno, ma parla piuttosto di croce: Gesù ci ha detto che seguirLo non sarebbe stato un gioco da ragazzi, ma ci ha assicurato che le gioie avrebbero presto oscurato le difficoltà perché chi trova Gesù trova la gioia di vivere a prescindere da ogni cosa. Un caro saluto!

Anonimo ha detto...

ti ringrazio tantissimo!!!!!!!

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