7Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 8A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 9Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
11Sono diventato pazzo; ma siete voi che mi ci avete costretto. Infatti avrei dovuto essere raccomandato io da voi, perché non sono per nulla inferiore a quei "superapostoli", anche se sono un nulla. 12Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli. 13In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa ingiustizia!
14Ecco, è la terza volta che sto per venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli. 15Per conto mio mi prodigherò volentieri, anzi consumerò me stesso per le vostre anime. Se io vi amo più intensamente, dovrei essere riamato di meno?
16Ma sia pure che io non vi sono stato di peso; però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno. 17Vi ho forse sfruttato per mezzo di qualcuno di quelli che ho inviato tra voi? 18Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e ho mandato insieme con lui quell'altro fratello. Forse Tito vi ha sfruttato in qualche cosa? Non abbiamo forse noi due camminato con lo stesso spirito, sulle medesime tracce?
19Certo, da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. Ma noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione. 20Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero e che a mia volta venga trovato da voi quale non mi desiderate; che per caso non vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini, 21e che, alla mia venuta, il mio Dio mi umilii davanti a voi e io abbia a piangere su molti che hanno peccato in passato e non si sono convertiti dalle impurità, dalla fornicazione e dalle dissolutezze che hanno commesso.13
1Questa è la terza volta che vengo da voi. Ogni questione si deciderà sulla dichiarazione di due o tre testimoni. 2L'ho detto prima e lo ripeto ora, allora presente per la seconda volta e ora assente, a tutti quelli che hanno peccato e a tutti gli altri: quando verrò di nuovo non perdonerò più, 3dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente in mezzo a voi. 4Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E anche noi che siamo deboli in lui, saremo vivi con lui per la potenza di Dio nei vostri riguardi.
5Esaminate voi stessi se siete nella fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi! 6Spero tuttavia che riconoscerete che essa non è contro di noi. 7Noi preghiamo Dio che non facciate alcun male, e non per apparire noi superiori nella prova, ma perché voi facciate il bene e noi restiamo come senza prova. 8Non abbiamo infatti alcun potere contro la verità, ma per la verità; 9perciò ci rallegriamo quando noi siamo deboli e voi siete forti. Noi preghiamo anche per la vostra perfezione. 10Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere.
11Per il resto, fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. 12Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.
13La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Si conclude oggi il percorso relativo alla seconda lettera ai Corinzi: non vi sono novità in quest'ultimo passo appena letto: apprendiamo che San Paolo ha in mente di affrontare un nuovo viaggio che lo condurrà proprio presso i Corinzi con i quali il rapporto è sempre un pò burrascoso. D'altronde, è questo il motivo che spinge l'apostolo a scrivere con insistenza queste lettere per spiegare e per aprire gli occhi di coloro che si lasciano abbagliare dalle dottrine di falsi profeti e superapostoli (come ironicamente li definisce lo stesso San Paolo). Certo deve essere avvilente per San Paolo vedere sempre diffidenza nei suoi confronti e non vuole comunque guadagnarsi il rispetto e l'amore dei Corinzi vantandosi delle rivelazioni e dei doni ricevuti dall'Altissimo. Egli è stato benedetto dal Signore al punto che gli è stato mostrato persino il Paradiso e fatto udire cose impensabili e impronunciabili sulla Terra. Qualsiasi uomo si vanterebbe, ma San Paolo vuole rimanere umile e vantarsi solo delle tribolazioni che lo hanno reso forte, secondo la grazia di Dio.
Come sarà dunque questo viaggio? San Paolo sembra determinato nel voler redarguire i fedele corinzi, consapevole che il male è molto presente in mezzo a loro, probabilmente perché molti non hanno abbandonato la propria condotta immorale, seguendo la fede solo a parole, come molti oggi usano fare. San Paolo non usa certo un tono accondiscendente e non sembra cercare l'approvazione umana: egli agisce come pastore che usa il bastone per richiamare le pecore più ribelli. Ed in queste righe leggiamo dunque quale deve essere il compito di un buon sacerdote: non esser sempre accondiscendente per cercare il consenso altrui, ma essere forte nel redarguire il peccato. Ed è esattamente ciò che la Chiesa continua a fare oggi contro peccati come l'omosessualità e la masturbazione che molti cristiani cominciano a considerare "naturali" e quindi non proprio così peccaminosi. Possiamo quindi affermare che vi è un'analogia tra i Corinzi e molti membri della nostra comunità che non abbandonano facilmente le loro pratiche immorali e impudiche e che tendono sempre a farsi la propria personale interpretazione della fede, magari seguendo le falsi rivelazioni di qualche veggente che si spaccia proprio come superapostolo. Noi, invece, continuiamo a confidare nei successori dei Santi Apostoli i quali ci guidano lungo il cammino della vita per portarci sani e salvi dinanzi al Cancello del Regno dei Cieli dove saremo accolti dal nostro Signore Gesù Cristo il quale ha aperto il Cancello attraverso la donazione del Suo Corpo e del Suo Sangue!
Per finire, vi saluto con le stesse parole dell'apostolo delle genti, invitandovi a seguirne le esortazioni finali:
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