I PASSI NELLA CONOSCENZA
Le fasi principali dello sviluppo del fanciullo
77. E importante che i genitori abbiano riguardo delle esigenze dei loro figli nelle diverse fasi dello sviluppo. Tenendo conto che ogni bambino deve ricevere una formazione individualizzata, essi possono adattare le tappe dell'educazione all'amore ai bisogni particolari di ogni figlio.
1. Gli anni dell'innocenza
78. Dall'età di cinque anni circa fino alla pubertà — il cui inizio è da porsi nella manifestazione delle prime modificazioni nel corpo del ragazzo o della ragazza (effetto visibile di una incrementata produzione di ormoni sessuali) — si dice che il bambino è nella fase descritta, secondo le parole di Giovanni Paolo II, come « gli anni dell'innocenza ».13 Questo periodo di tranquillità e di serenità non deve mai essere disturbato da un'informazione sessuale non necessaria. In questi anni, prima che sia evidente uno sviluppo fisico sessuale, è normale che gli interessi del bambino siano rivolti ad altri aspetti della vita. E scomparsa la sessualità istintiva rudimentale del bambino piccolo. I bambini e le bambine di questa età non sono particolarmente interessati ai problemi sessuali e preferiscono frequentare bambini del proprio sesso.
Per non disturbare questa importante fase naturale della crescita, i genitori riconosceranno che una cauta formazione all'amore casto in questo periodo deve essere indiretta, in preparazione della pubertà, allorché l'informazione diretta sarà necessaria.
79. In questa fase di sviluppo, il bambino si trova normalmente a proprio agio con il corpo e le sue funzioni. Egli accetta il bisogno di modestia nel modo di vestire e nel comportamento. Pur essendo consapevole delle differenze fisiche fra i due sessi, il bambino in crescita mostra in genere poco interesse per le funzioni genitali. La scoperta delle meraviglie del creato, che accompagna questa epoca, e le esperienze in tal senso in casa e a scuola, dovranno anche essere orientate verso le fasi della catechesi e l'approccio ai sacramenti, che avviene all'interno della comunità ecclesiale.
80. Tuttavia, questo periodo della fanciullezza non è privo del suo significato in termini di sviluppo psico-sessuale. Il bambino o la bambina che cresce apprende, dall'esempio degli adulti e dall'esperienza familiare, cosa significhi essere una donna o un uomo. Certamente non si dovrebbero scoraggiare le espressioni di tenerezza naturale e di sensibilità da parte dei ragazzi, né, viceversa, si dovrebbero escludere le ragazze da attività fisiche vigorose. D'altra parte, però, in alcune società soggette a pressioni ideologiche, i genitori dovranno guardarsi anche da un'opposizione esagerata nei confronti di quella che viene definita una « stereotipizzazione dei ruoli ».
Non si dovrebbero ignorare o minimizzare le effettive differenze fra i due sessi e, in un ambiente familiare sano, i bambini impareranno che è naturale che a queste differenze corrisponda una certa diversità fra i normali ruoli familiari e domestici rispettivamente degli uomini e delle donne.
81. Durante questa fase, le ragazze svilupperanno in genere un interesse materno per i bambini piccoli, per la maternità e per la cura della casa. Assumendo costantemente come modello la Maternità della Santissima Vergine Maria, dovrebbero essere incoraggiate a valorizzare la propria femminilità.
82. Un ragazzo, in questa fase, è ad uno stadio di sviluppo relativamente tranquillo. Questo rappresenta spesso il periodo più facile per stabilire un buon rapporto con il padre. In questo tempo, egli dovrebbe apprendere che la sua mascolinità, anche se deve essere considerata come un dono divino, non è un segno di superiorità rispetto alle donne, ma una chiamata di Dio ad assumere certi ruoli e responsabilità. Il fanciullo dovrebbe essere scoraggiato dal diventare eccessivamente aggressivo o troppo preoccupato della prodezza fisica come garanzia della propria virilità.
83. Tuttavia, nel contesto dell'informazione morale e sessuale, possono sorgere in questa fase della fanciullezza diversi problemi. Oggi, in alcune società, vi sono tentativi programmati e determinati di imporre un'informazione sessuale prematura ai fanciulli.
In questo stadio dello sviluppo, tuttavia, essi non sono ancora in grado di comprendere pienamente il valore della dimensione affettiva della sessualità. Non possono comprendere e controllare l'immagine sessuale in un contesto adeguato di principi morali e, quindi, non possono integrare un'informazione sessuale prematura con la responsabilità morale. Tale informazione tende così a infrangere il loro sviluppo emozionale ed educativo e a disturbare la serenità naturale di questo periodo di vita. I genitori dovrebbero escludere con gentilezza ma con fermezza i tentativi di violare l'innocenza dei figli, perché tali tentativi compromettono lo sviluppo spirituale, morale ed emotivo delle persone che stanno crescendo e che hanno diritto a tale innocenza.
84. Un ulteriore problema sorge allorché i fanciulli ricevono una prematura informazione sessuale da parte dei mass-media o di coetanei che sono stati fuorviati o che hanno ricevuto un'educazione sessuale precoce. In questa circostanza i genitori avranno la necessità di cominciare ad impartire un'informazione sessuale accuratamente limitata, di solito per correggere un'informazione immorale errata o per controllare un linguaggio osceno.
85. Non infrequenti sono le violenze sessuali nei confronti dei bambini. I genitori devono proteggere i loro figli, anzitutto educandoli a una forma di modestia e di riserbo nei confronti di persone estranee; inoltre, impartendo un'adeguata informazione sessuale, senza però anticipare dettagli e particolarità che li potrebbero turbare e spaventare.
86. Come nei primi anni di vita, anche durante la fanciullezza i genitori dovrebbero incoraggiare nei figli lo spirito di collaborazione, obbedienza, generosità e abnegazione, nonché favorire le capacità di autoriflessione e di sublimazione. Infatti, è caratteristico di questo periodo di sviluppo l'essere attratti da attività intellettuali: e l'intellettualizzazione consente di acquisire la forza e la capacità di controllare la realtà circostante e, in un prossimo futuro, anche gli istinti che provengono dal corpo, così da trasformarli in attività intellettuali e razionali.
Il ragazzo indisciplinato o viziato è incline a una certa immaturità e debolezza morale nel futuro, perché la castità è difficile da mantenere se una persona sviluppa abitudini egoiste o disordinate e non è in grado di comportarsi con gli altri con interesse e rispetto. I genitori devono presentare standard obiettivi di ciò che è giusto o sbagliato, creando un contesto morale sicuro per la vita.
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