Elevazioni spirituali sulle grandi verità che generano nell’anima la vera pietà cristiana
Di Don Luigi Maria Fusina
I1 dono che don Luigi Fusina mette in mano ai cristiani che non hanno esigenze culturali, ma quella di rifondare la propria fede, viene a proposito. Si ha davvero la sensazione che quella di molti cristiani sia più religiosità che fede vera. Vale la pena di cercare ulteriori cause di questa povertà di fede? Personalmente ritengo che non ci sia vero interesse per una riflessione che permetta di rendersi conto del perché crediamo. C'è la tendenza a tirare avanti, quasi per moto ondoso. Il problema affiora quando si incontrano gli innumerevoli scogli che la vita fa affiorare bruscamente. Allora la crisi latente assume uno spessore nuovo e la tentazione è quella di lasciar perdere. Il lavoro di don Luigi Fusina è l'offerta di un aiuto che mira a chiarire idee, a creare convinzioni, a nutrire con pane sostanzioso la fede, a sfatare pregiudizi.
E' frutto, come afferma onestamente l'autore, di un'esperienza pastorale maturata in cinquant'anni di ministero sacerdotale non soltanto come giovane prete a Quaderni, a Montorio, a S. Maria in Organo, ma anche come parroco a Monzambano (MN) che allora apparteneva alla Diocesi di Verona e da ultimo, ancora in città nella parrocchia di Santo Stefano dove ora risiede.
Ma don Luigi ebbe modo di conoscere anche il mondo giovanile quando, per otto anni, fu Assistente della gioventù femminile di Azione Cattolica. Lo scrivente ebbe modo durante il suo ministero di incontrare parecchie di quelle ragazze, oramai diventate spose e madri, che ricordavano con riconoscenza l'aiuto di don Luigi.
Auguro che il presente sussidio possa svolgere un servizio prezioso per la fede di tutti coloro che desiderano rispondere a chiunque domandi ragione della speranza "che è in ciascuno di noi" (cfr 1Pt 3,15)
PREFAZIONE
Nel 1981 ho tenuto una serie di conferenze a Telepace in occasione dell'anno commemorativo del Concilio di Costantinopoli, durante il quale fu completata la professione di fede di Nicea. E' la stessa professione di fede che, col nome di Credo Niceno - Costantinopolitano, viene recitata ogni domenica nella celebrazione eucaristica.
Lo scopo di quelle conferenze non era di fare una specie di catechismo, ma di mettere alcune basi serie alla devozione dei miei ascoltatori seguendo lo schema del Credo. Ero infatti convinto, e lo sono tuttora, che la vera pietà cristiana non nasce dal sentimento, ma da quelle verità che costituiscono i fondamenti della nostra fede. La devozione infatti è come la struttura di una casa. Se poggia su solidi fondamenti non crollerà mai neanche quando la bufera si scatenerà contro di essa; ma se il fondamento è labile cadrà alla prima scossa di terremoto o alla prima violenza del vento. E' lo stesso Gesù che ce lo dice:
"Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la. sua casa sulla. sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande" (Mt 7,24-27).
Questa convinzione mi spinge ora a dare alle stampe quelle conferenze, nella speranza che possano essere ancora utili a qualcuno. Naturalmente le ho un po' rimaneggiate per adattarle alla lettura, ma senza togliere l'originario tono discorsivo e semplice che tanto era piaciuto ai miei ascoltatori, come più e più volte mi hanno testimoniato.
Il taglio è eminentemente spirituale e pastorale, orientato cioè a suscitare meditazione e preghiera nei semplici fedeli e non studio o discussione tra i dotti. Ripeto che non sono catechesi vere e proprie, anche se, dato il loro tema, servono indubbiamente ad alimentare la fede. Sono più che altro sprazzi di luce diretti ad illuminare gli occhi interiori del cuore. Spero che anche i miei lettori ne rimangano soddisfatti. Per aiutarli a trasfondere la verità nella pietà vi ho aggiunto delle "contemplazioni" o, meglio, delle indicazioni per la preghiera contemplativa. Di solito si tratta di pagine bibliche che richiamano quanto esposto nelle conferenze. Sono convinto infatti che la Parola di Dio va non solo studiata, ma soprattutto meditata, gustata, contemplata con i sensi dello spirito, sotto l'azione dolce e serena dello Spirito Santo. Si tratta di imparare da Maria la quale, dice il vangelo, "custodiva tutti questi fatti meditandoli nel suo cuore" (Lc 2,19). La scuola di Maria è molto semplice ed è fatta per i semplici e i piccoli. Per questo ho scelto un linguaggio volutamente povero e semplice. Le stesse citazioni scritturali non sono sempre strettamente letterali proprio per renderle facilmente comprensibili a tutti. In tal caso le ho trascritte precedute da cfr (= confronta) rimandando al testo ufficiale chi volesse la Parola di Dio originale. Bisogna perciò farsi "piccoli" per entrare nel clima di queste conferenze e per coglierne il vero frutto spirituale. Ciò non significa affatto che la dottrina contenuta sia da considerarsi campata in aria o fantasiosa. Prima di parlare ho studiato e mi sono documentato con grande serietà ed impegno. Talvolta su di un determinato testo o argomento ci possono essere ipotesi diverse di interpretazione. In tal caso ho scelto quella che, a mio parere, sembra più conforme all'insegnamento del Magistero della Chiesa o quella comunemente accolta dai maestri di teologia.
Però non c'è affermazione che non si appoggi a solido fondamento. Il mio scopo infatti era e rimane quello di mettere alla portata di tutti, specialmente dei più umili, quanto la Chiesa insegna con il suo magistero fondato sulle Sacre Scritture sulla Tradizione Apostolica. Per quanto riguarda le proposte per la preghiera contemplativa nella scelta dei brani biblici ho seguito il mio istinto interiore, ma nulla impedisce al lettore di usarne altri. L'importante è che tutto non si riduca alla sola lettura, ma diventi sorgente di vera pietà cristiana. Sono stato anche tentato di fare una riflessione particolare sulla Madonna e sul suo ruolo materno nella Chiesa e nella vita di ogni figlio di Dio, ma ho preferito richiamarne la presenza mano mano che i misteri proclamati nel Credo vengono spiegati. Ritengo in tal modo che la figura della nostra Mamma celeste possa apparire meglio evidenziata lungo il cammino del Progetto di Dio, come parte integrante di esso.
Voglia il Cielo che il mio lettore possa abbeverarsi abbondantemente di quest'acqua spirituale che umilmente gli porgo nel misero recipiente di questo libro. Perlomeno mi auguro che, non soddisfatto, gli venga la voglia di accedere a libri più consistenti e più appetibili, primo fra tutti Il Catechismo della Chiesa Cattolica dove troverà i misteri della fede spiegati ed esposti non solo con maggior abbondanza, ma anche e soprattutto con l'autorevolezza che gli proviene dal Magistero del Papa e del Concilio Vaticano II.
Affido e consacro alla Madonna il mio umile lavoro pregandola vivamente di benedire chiunque lo prenda in mano affinché la lettura sia per lui fonte di luce e di grazia.
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