lunedì 16 maggio 2011

Scopriamo Santa Maria Faustina Kowalska - Quindicesimo appuntamento

Torniamo ad approfondire la figura di Santa Faustina Kowalska, nota come l'Apostola della Divina Misericordia. Oggi entriamo in una parte del diario dedicata alla rivelazione dei tormenti e delle prove a cui è sottoposta l'anima. Infatti, l'anima dopo aver conosciuto Dio entra in uno stato di grazia che la porta a cercare la perfezione; ma ci sono momenti in cui tutto diviene difficile poiché questa grazia è come se si allontanasse da noi. Possiamo dire che sono questi i momenti in cui siamo chiamati a dimostrare fedeltà al Signore perchè sono i momenti in cui siamo davvero testati e provati dalle tentazioni e dalle seduzioni del maligno. Il peccato è per noi fonte di turbamento, ma allo stesso tempo il nostro corpo lo brama: è come tentare di respingere qualcosa che nasce non all'esterno, ma dentro di noi ed è per questo che spesso ci sembra di lottare contro noi stessi e contro la nostra stessa natura. Ma sono solo momenti di prova, tentazioni che mettono alla prova la fedeltà dell'anima a Dio: Egli non si allontana da noi, ci resta accanto e fa in modo che satana ci tenti, ma mai oltre le nostre forze. Dobbiamo essere noi in grado di affrontare l'ora della prova, confidando nel Signore che, prima o poi, torna ad immergerci nella Sua Divina Grazia, allontanando da noi ogni turbamento. Come vedremo di seguito, Santa Faustina richiama spesso la figura del confessore: è importante avere qualcuno con cui confidarsi ed è altrettanto importante avere una guida per affrontare i momenti così difficili e di dura prova.
Cominciamo a leggere le parole dell'apostola della Divina Misericordia, sapendo che nelle prossime settimane esse si soffermeranno molto proprio sull'aspetto della tentazione:

+ UNA PIÙ APPROFONDITA CONOSCENZA DI DIO ED IL TERRORE DELL'ANIMA. 

In principio Iddio si fa conoscere come santità, giustizia, bontà, cioè Misericordia. L'anima non conosce tutto ciò ad un tratto, ma in singoli momenti fra i lampi, cioè negli incontri con Dio. E questi non durano a lungo, poiché non sopporterebbe quella luce. Durante la preghiera l'anima percepisce un lampo di tale luce, che le rende impossibile pregare come ha fatto fino ad allora. Può sforzarsi quanto vuole ed imporsi di pregare come faceva prima; sarà tutto inutile. Diviene assolutamente impossibile continuare a pregare come faceva prima di aver ottenuto quella luce. Tale luce che ha colpito l'anima è viva in lei e nulla può né soffocarla, né parzialmente oscurarla. Questo lampo di conoscenza di Dio trascina la sua anima e l'infiamma d'amore per Lui. Ma contemporaneamente quello stesso lampo fa conoscere all'anima chi essa è e vede tutto il suo intimo in una luce superiore e si alza inorridita e spaventata. Non rimane però in quello spavento, ma incomincia a purificarsi, a umiliarsi, ad abbassarsi davanti al Signore e quelle luci sono più forti e più frequenti; quanto più l'anima diventa limpida come il cristallo, tanto più quelle luci sono penetranti. Tuttavia se l'anima ha risposto fedelmente e con decisione a queste prime grazie, Iddio ricolma l'anima con le Sue consolazioni, si dona a lei in modo sensibile. L'anima a momenti entra quasi in rapporti di intimità con Dio e gioisce enormemente; ritiene di aver già raggiunto il grado stabilito di perfezione, poiché gli errori ed i difetti sono assopiti in lei, ed essa pensa che non ci siano più. Niente le sembra difficile, è preparata a tutto. Comincia ad immergersi in Dio ed a gustare le delizie del Signore. E trascinata dalla grazia, e non si rende affatto conto di ciò, del fatto che può arrivare il tempo della prova e della lotta. Ed in realtà questo stato non dura a lungo. Verranno altri momenti, ma debbo ricordare che l'anima risponde più fedelmente alla grazia di Dio, se ha un confessore illuminato ed al quale confida tutto.

+ Prove inviate da Dio ad un'anima a Lui particolarmente cara. Tentazioni e tenebre. Satana. L'amore di quell'anima non è ancora tale quale lo desidera Iddio. L'anima improvvisamente perde la presenza di Dio. Si manifestano in essa diversi errori e difetti, coi quali deve ingaggiare una lotta accanita. Tutti gli errori sollevano il capo, ma la sua vigilanza è grande. Al posto della precedente presenza di Dio è subentrata l'aridità e la siccità spirituale: non prova gusto nelle pratiche di pietà; non può pregare, né come prima, né come prega adesso. Si butta da ogni parte e non trova soddisfazione. Dio si è nascosto a lei ed essa non trova soddisfazione nelle creature e nessuna creatura sa confortarla. L'anima desidera Iddio appassionatamente, ma vede la propria miseria, comincia a sentire la giustizia di Dio. Vede come se avesse perso tutti i doni di Dio: la sua mente è come annebbiata; il buio investe tutta la sua anima; comincia un tormento inconcepibile. L'anima ha cercato di descrivere lo stato della propria anima al confessore, ma non è stata compresa. Sprofonda in un'inquietudine ancora maggiore. Satana dà inizio alla sua opera. La fede rimane esposta al fuoco. La battaglia qui è accanita. L'anima compie sforzi; persevera accanto a Dio con l'impegno della volontà. Satana, col permesso di Dio, si spinge ancora più avanti; la speranza e l'amore sono alla prova. Queste tentazioni sono tremende! Dio sostiene l'anima come di nascosto - questo lei non lo sa - poiché diversamente non potrebbe resistere. E Dio sa quello che può inviare ad un'anima. L'anima è tentata di incredulità riguardo alle verità rivelate, di insincerità di fronte al confessore. Satana le dice: « Guarda, nessuno ti capirà; a che scopo parlare di tutto questo? ». Nelle sue orecchie risuonano parole, da cui essa è terrorizzata e le sembra di pronunciarle contro Dio. Vede cose che non vorrebbe vedere. Sente cose che non vorrebbe sentire. Ed è una cosa tremenda in quei momenti non avere un confessore esperto; sopporta da sola tutto il peso. Ma per quanto è in suo potere dovrebbe procurarsi un confessore illuminato, poiché può spezzarsi sotto tale peso e spesso si trova sull'orlo dell'abisso! Tutte queste prove sono pesanti e difficili, ed Iddio non le manda ad un anima che in precedenza non sia stata ammessa ad un più profondo rapporto con Lui e che non abbia gustato le dolcezze del Signore, ed anche in questo Dio ha i suoi scopi insondabili per noi. Spesso Iddio in modo analogo prepara le anime per scopi futuri, per grandi imprese, e le vuole provare come oro puro. Ma questa non è ancora la fine della prova. C'è ancora la prova delle prove, cioè il rigetto totale da parte di Dio.


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