mercoledì 20 aprile 2011

Sessualità umana - XII appuntamento

Torna l'appuntamento con il documento del Pontificio Consiglio per la Famiglia "Sessualità umana: verità e significato". Oggi, continuando la riflessione sull'aspetto educativo, vediamo il documento soffermarsi sul ruolo dei genitori nel processo educativo dei figli e nella loro formazione al valore fondamentale della castità. Al giorno d'oggi, il compito è molto più gravoso e quindi la Chiesa assume un ruolo fondamentale nell'appoggiare i genitori nell'assolvimento del loro diritto-dovere: infatti, i figli sono vittime di un bombardamento mediatico senza precedenti e questo rende particolarmente arduo l'insegnamento a valori come la castità che l'attuale società denigra e considera fuori luogo e anacronistici. La Chiesa allora funge da supporto fondamentale senza la quale sarebbe impossibile pensare ad una vera educazione cristiana:

IV

PADRE E MADRE COME EDUCATORI

I diritti e doveri dei genitori

41. Prima d'entrare nei dettagli pratici della formazione dei giovani alla castità, è di estrema importanza che i genitori siano consapevoli dei loro diritti e doveri, in particolare di fronte ad uno Stato e ad una scuola che tendono ad assumere l'iniziativa in campo di educazione sessuale.

Nella Familiaris consortio, il Santo Padre Giovanni Paolo II lo riafferma: « Il diritto-dovere educativo dei genitori si qualifica come essenziale, connesso com'è con la trasmissione della vita umana; come originale e primario, rispetto al compito educativo di altri, per l'unicità del rapporto d'amore che sussiste tra genitori e figli; come insostituibile ed inalienabile, e che pertanto non può essere totalmente delegato ad altri, né da altri usurpato »;3 fatto salvo il caso, accennato all'inizio, della impossibilità fisica o psichica.

42. Tale dottrina poggia sull'insegnamento del Concilio Vaticano II4 ed è anche proclamata dalla Carta dei Diritti della Famiglia: « Avendo dato la vita ai loro figli, i genitori hanno l'originario, primario e inalienabile diritto di educarli; essi... hanno il diritto di educare i loro figli in conformità con le loro convinzioni morali e religiose, tenendo conto delle tradizioni culturali della famiglia che favoriscano il bene e la dignità del bambino; essi devono inoltre ricevere dalla società l'aiuto e l'assistenza necessari per svolgere convenientemente il loro ruolo educativo ».5

43. Il Papa insiste sul fatto che ciò vale particolarmente nei riguardi della sessualità: « L'educazione sessuale, diritto e dovere fondamentale dei genitori, deve attuarsi sempre sotto la loro guida sollecita, sia in casa sia nei centri educativi da essi scelti e controllati. In questo senso la Chiesa ribadisce la legge della sussidiarietà, che la scuola è tenuta ad osservare quando coopera all'educazione sessuale, collocandosi nello spirito stesso che anima i genitori ».6

Il Santo Padre aggiunge: « Per gli stretti legami che intercorrono tra la dimensione sessuale della persona e i suoi valori etici, il compito educativo deve condurre i figli a conoscere e a stimare le norme morali come necessaria e preziosa garanzia per una responsabile crescita nella sessualità umana ».7 Nessuno è in grado di realizzare l'educazione morale in questo delicato campo meglio dei genitori, debitamente preparati.

Il significato del dovere dei genitori

44. Questo diritto implica anche un compito educativo: se di fatto non impartiscono un'adeguata formazione alla castità, i genitori vengono meno ad un loro preciso dovere; né essi mancherebbero di essere colpevoli pure qualora tollerino che una formazione immorale o inadeguata venga impartita ai figli fuori casa.

45. Questo compito incontra oggi una particolare difficoltà anche in relazione alla diffusione, tramite i mezzi di comunicazione sociale, della pornografia, ispirata a criteri commerciali e deformanti la sensibilità degli adolescenti. Riguardo a ciò, è necessaria, da parte dei genitori, una duplice premura: un'educazione preventiva e critica nei confronti dei figli ed un'azione di coraggiosa denuncia presso l'autorità. I genitori, come singoli o associati tra di loro, hanno il diritto e il dovere di promuovere il bene dei loro figli e di esigere dall'autorità leggi di prevenzione e repressione dello sfruttamento della sensibilità dei fanciulli e degli adolescenti.8

46. Il Santo Padre sottolinea questo compito dei genitori delineandone l'orientamento e l'obiettivo: « Di fronte ad una cultura che "banalizza" in larga parte la sessualità umana, perché la interpreta e la vive in modo riduttivo e impoverito, collegandola unicamente al corpo e al piacere egoistico, il servizio educativo dei genitori deve puntare fermamente su di una cultura sessuale che sia veramente e pienamente personale: la sessualità, infatti, è una ricchezza di tutta la persona — corpo, sentimento e anima — e manifesta il suo intimo significato nel portare la persona al dono di sé nell'amore ».9

47. Non possiamo dimenticare, comunque, che si tratta di un diritto-dovere, quello di educare, che i genitori cristiani in passato hanno avvertito ed esercitato poco, forse perché il problema non aveva la gravità di oggi; o perché il loro compito era in parte sostituito dalla forza dei modelli sociali dominanti e, inoltre, dalla supplenza che in questo campo esercitavano la Chiesa e la scuola cattolica. Non è facile per i genitori assumere questo impegno educativo, perché oggi si rivela assai complesso e più grande delle possibilità stesse della famiglia, e perché nella maggioranza dei casi non vi è la possibilità di fare riferimento all'operato dei propri genitori.

Perciò, la Chiesa ritiene che sia un suo dovere contribuire, anche con questo documento, a ridare ai genitori fiducia nelle proprie capacità e aiutarli a svolgere il loro compito.

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