giovedì 10 febbraio 2011

Sessualità umana - II appuntamento

Torna l'appuntamento con il documento del Pontificio Consiglio per la Famiglia "Sessualità umana: verità e significato". Nell'appuntamento odierno il documento si sofferma sull'amore inteso come dono di sé. Le numerose domande che ho ricevuto riguardo la sessualità, avevano in comune un particolare: quasi tutte si chiedevano perchè la sessualità andava bene solo nel matrimonio e perchè l'autoerotismo fosse una pratica così sbagliata. Oggi conosciamo già una prima risposta a questi interrogativi: amare significa donare ed è chiaro che il sesso occasionale non è un'espressione d'amore così come l'autoerotismo non è affatto un'espressione di amore, quanto di bieco egoismo. Ecco dunque che, pur essendo agli inizi di questo percorso, già abbiamo ricevuto una risposta fondamentale: vediamo dunque che cos'è l'amore:

I

CHIAMATI AL VERO AMORE

8. L'uomo, in quanto immagine di Dio, è creato per amare. Questa verità ci è stata rivelata pienamente nel Nuovo Testamento, assieme al mistero della vita intratrinitaria: « Dio è amore (1 Gv 4,8) e vive in se stesso un mistero di comunione personale di amore. Creandola a sua immagine..., Dio iscrive nell'umanità dell'uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell'amore e della comunione. L'amore è, pertanto, la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano ».1 Tutto il senso della propria libertà, e dell'autodominio conseguente, è quindi orientato al dono di sé nella comunione e nell'amicizia con Dio e con gli altri.2

L'amore umano come dono di sé

9. La persona è, quindi, capace di un tipo di amore superiore: non quello della concupiscenza, che vede solo oggetti con cui soddisfare i propri appetiti, ma quello di amicizia e di oblatività, in grado di riconoscere e amare le persone per se stesse. E un amore capace di generosità, a somiglianza dell'amore di Dio; si vuol bene all'altro perché lo si riconosce degno di essere amato. E un amore che genera la comunione tra persone, poiché ciascuno considera il bene dell'altro come proprio. E un dono di sé fatto a colui che si ama, in cui si scopre, si attua la propria bontà nella comunione di persone e s'impara il valore di essere amato e di amare.

Ogni uomo è chiamato all'amore di amicizia e di oblatività; ed è liberato dalla tendenza all'egoismo dall'amore altrui: in primo luogo dai genitori o dai loro sostituti e, in definitiva, da Dio, da cui procede ogni amore vero e nel cui amore soltanto l'uomo scopre fino a che punto è amato. Qui si trova la radice della forza educatrice del cristianesimo: « L'uomo è amato da Dio! E questo il semplicissimo e sconvolgente annuncio del quale la Chiesa è debitrice all'uomo ».3 E così che Cristo ha svelato all'uomo la sua vera identità: « Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del Suo amore svela anche pienamente l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione ».4

L'amore rivelato da Cristo « cui l'apostolo Paolo ha dedicato un inno nella Prima Lettera ai Corinzi... è certamente un amore esigente. Ma proprio in questo sta la sua bellezza: nel fatto di essere esigente, perché in questo modo costituisce il vero bene dell'uomo e lo irradia anche sugli altri ».5 Pertanto è un amore che rispetta la persona e la edifica perché « l'amore è vero quando crea il bene delle persone e delle comunità, lo crea e lo dona agli altri ».

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