sabato 3 aprile 2010

Ricordando Giovanni Paolo II

Ieri, 2 aprile, ricorre l'anniversario della scomparsa di un uomo che ha segnato la nostra storia: Giovanni Paolo II. Più che di scomparsa, mi piace vederlo come un ritorno alla Casa del Padre che Wojtyla ha seguito sino alla morte corporale. Mikhael ha già parlato di quest'uomo e lo ringrazio per questo. Io, dal mio piccolo spazio, voglio solo aggiungere poche righe per quello che Giovanni Paolo II ha significato per il mio cammino di conversione.

Santo Subito. Questo fu il grido di tutti i fedeli che, riuniti sotto la finestra del loro Papa, liberarono dopo aver appreso della sua scomparsa. Questo perchè Giovanni Paolo II fu un uomo che ha cambiato molte vite, incluse la mia.
La sua storia penso che la conoscano tutti: un ragazzo che ha vissuto le terribili atrocità del secondo conflitto mondiale, un uomo che ha visto i soprusi e le ingiustizie perpetrate da nazisti prima, e da comunisti poi. Un uomo che ha visto nei giovani il futuro del mondo e della Chiesa. Un uomo che ha lottato contro i poteri forti, l'ateismo dilagante e i problemi di questa realtà terrena. Un uomo che ha fatto della Croce di Cristo, il suo vincastro per non cadere. Un uomo salvato dalla mano della Vergine Maria per poter compiere a pieno ciò che Dio aveva previsto per lui.

Come suddetto, egli ha aiutato anche me, che vi scrivo. Posso dire che fu la sua scomparsa a darmi i primi segni dell'iniquità della mia esistenza. Fu lui a risvegliare in me i primi albori della luce di Cristo Gesù. Ricordo come se fosse ieri, la mia indifferenza e la mia stupidità. Quando era ancora in vita io l'ho maltrattato, a volte offeso andando sbandierando in giro che avrei voluto vederlo in pensione. Oggi io so perchè lui non poteva lasciare, ma allora i miei occhi erano ancora incapaci di vedere e il mio cuore troppo duro per ascoltare.

La sua morte però è stata come un colpo al cuore. Non so nemmeno io come, ma ho provato dolore, così dal nulla. E' come se morendo avesse compiuto un piccolo miracolo nei miei confronti. Anche se la strada della mia conversione vera era ancora lontana, in quei giorni mi riavvicinai (seppur per poco) a Dio. Ricordo che, dopo tantissimo tempo, quella notte pregai per lui.

Assistetti al suo funerale da casa e vidi quanta gente era presente. Quell'uomo era riuscito a riunire tutto il mondo intorno al suo feretro: arabi, mussulmani, ebrei, cristiani, americani. Tutto il mondo. Penso che Dio ci abbia dato davvero un uomo, un Pontefice, una guida unica.

Da allora porto con me una sua immagine, proprio perchè lui ha significato molto per la mia conversione e il mio ritorno a Gesù. Spero che da lassù continui a guidarci nelle vie del Signore e spero che molti altri vengano attirati a Dio proprio dalla sua storia.
E se non chiedo troppo, dedichiamo una preghiera a questo grande uomo.

2 commenti:

Gianna ha detto...

Il Papa buono resterà per sempre nei nostri cuori.

Angel ha detto...

Questo sicuramente! A presto!

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