sabato 9 ottobre 2010
Considerazioni personali
Questa è stata una settimana particolarmente brutta perchè abbiamo ricevuto notizie alquanto sconvolgenti come il dramma di Sarah Scazzi, la morte di quattro soldati italiani in Afghanistan, lo stupro di una bambina di due anni, l'omicidio di un bambino di 3 anni ad opera della madre.
Sono notizie che ci mettono a dura prova: ci mettono a dura prova perchè non è facile riuscire a perdonare simili atti che non sono classificabili nemmeno come cattivi o orrendi; in realtà, non ci sono parole nel vocabolario per definire questi avvenimenti traumatici. Abbiamo notato le reazioni ad Avetrana in seguito alle rivelazioni choc dello zio di Sarah: molti hanno invocato la pena di morte, altri hanno tentato di indurre lo zio-orco al suicidio. Ma, cosa è giusto fare?
E' una domanda scontata, ma che sembra non riuscire più a colpirci. Noi cristiani conosciamo la risposta: il perdono è l'unica cosa possibile perchè non abbiamo il potere di decidere della vita o della morte di un uomo creato da Dio. Non abbiamo questo potere perchè in primis, Dio ha sempre detto di non toccare il reo a motivo di vendetta perchè la Sua Giustizia ci avrebbe pensato al tempo dovuto. In secondo luogo, a nessuno è precluso il pentimento e sarei un non cristiano se ora mi alzassi a dire che non vi può essere pentimento. Chi sono io per giudicare se un uomo è degno o meno di avere l'opportunità di pentirsi amaramente?
Dio ci chiama alla misericordia e giustamente il parroco di Avetrana ha subito lanciato un appello affinché nessuno tocchi quella persona. Noi non siamo animali che ragionano secondo l'istinto: non possiamo lasciare che la rabbia prenda il sopravvento portandoci a pensare che sia giusta la reintroduzione della pena di morte. Mi sento male quando in giro lo sento gridare ad alta voce: comprendo le ragioni, ma non riesco ad accettare che un uomo che si professa cristiano, invochi la pena di morte per punire simili violenze. Cosa ci distinguerebbe dal reo? Cosa ci distinguerebbe dall'assassino? Nulla vi dico: anche se materialmente non siamo noi ad eseguire la condanna, il suo sangue cade sopra di noi e macchia indelebilmente la nostra anima. Allora saremo giudicati come noi abbiamo giudicato.
Ma c'è un'altra questione che mi sconvolge e cioè il minimo comune denominatore degli ultimi efferati delitti: la passione sessuale. Sarah è stata fatta oggetto sessuale da parte dello zio che ormai aveva perso il lume della ragione. E oggi apprendiamo che una bambina di due anni, ancora incapace di parlare e di muoversi autonomamente, è stata fatta oggetto di violenza sessuale da parte di un ragazzo di ventuno anni. E' orrendo, ma la realtà è che la perversione di questa generazione è molto forte. Non solo la pornografia è fruibile in maniera disarmante (nonostante la Chiesa nel Suo Catechismo invitasse le legislazioni civili ad impedirne o restringerne l'accesso), ma la televisione e i giornali amplificano le perversioni del cuore umano: basta vedere alcuni spot tv per rendersi conto di quanto affermo. La pornografia stimola la crescita di perversioni indicibili come l'incesto: ed infatti ad Avetrana si è consumato una violenza incestuosa. La televisione contribuisce ad amplificare queste perversioni mostrando sempre, ad ogni ora, corpi femminili semi-nudi, scene di sesso, discorsi ammiccanti ed erotismo puro. Insomma, quella che si chiama libertà non è altro un amplificazione del male lussurioso che è presente nei cuori degli uomini. Satana approfitta di tutto questo: egli usa strumenti come la pornografia per insinuarsi nei cuori degli uomini e sfrutta questo per far nascere pulsioni incontrollabili verso il soggetto femminile, di solito quello impossibile come può esserlo una nipote o addirittura una bambina. Non mi stupisce che lo zio di Sarah abbia detto di non aver capito nulla di quanto fatto perchè satana ci fa perdere il controllo totale di noi stessi: inoltre il non ammettere la sua presenza, lo rende ancora più forte perchè non trova alcuna resistenza.
Il messaggio che ci tengo a dare oggi, a chi capiterà a leggere queste mie poche righe, è di lasciar perdere la pornografia e di smetterla di soffermarsi a guardare immagini disdicenti che hanno il solo scopo di aumentare in noi la concupiscenza e il desiderio sessuale. Perchè carissimi, il raptus non è senza basi: per giungere al punto di violentare una bambina vi è un fondamento e quel fondamento è la perversione che noi alimentiamo attraverso canali immorali. E speriamo che la TV riscopra il bello dell'eleganza, della moralità, del buon costume e della sobrietà, sia negli show come Sanremo (lo dico visto che dalle scelte recenti sembrerebbe andare nel senso opposto) che nei film dove le scene erotiche si moltiplicano, quando invece sono totalmente inutili ai fini della trama. Riscopriamo il bello dell'intrattenimento come ci hanno insegnato Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e i vecchi e cari uomini di spettacolo che hanno calcato i palchi sempre con sobrietà e moralità intellettuale.
Un'ultima battuta sui militari: i conflitti non si rivolvono con le armi e questi anni lo stanno dimostrando. Abbiamo contati ormai più di trenta morti italiani ed in più assistiamo al fatto che molti di essi non sono volontari come ci volevano far credere. La pace si costruisce nel dialogo, a volte anche nel compromesso o nell'accordo, come provò San Francesco di Assisi ai tempi delle Crociate. Dunque, il mio auspicio è che non siano interessi contingenti a portare e mietere nuove vittime: speriamo in una risoluzione rapida e di un presto ritorno a casa di uomini che rischiano la loro vita arrecando dolore a numerosissime famiglie che tremano ogni santo giorno.
Sono notizie che ci mettono a dura prova: ci mettono a dura prova perchè non è facile riuscire a perdonare simili atti che non sono classificabili nemmeno come cattivi o orrendi; in realtà, non ci sono parole nel vocabolario per definire questi avvenimenti traumatici. Abbiamo notato le reazioni ad Avetrana in seguito alle rivelazioni choc dello zio di Sarah: molti hanno invocato la pena di morte, altri hanno tentato di indurre lo zio-orco al suicidio. Ma, cosa è giusto fare?
E' una domanda scontata, ma che sembra non riuscire più a colpirci. Noi cristiani conosciamo la risposta: il perdono è l'unica cosa possibile perchè non abbiamo il potere di decidere della vita o della morte di un uomo creato da Dio. Non abbiamo questo potere perchè in primis, Dio ha sempre detto di non toccare il reo a motivo di vendetta perchè la Sua Giustizia ci avrebbe pensato al tempo dovuto. In secondo luogo, a nessuno è precluso il pentimento e sarei un non cristiano se ora mi alzassi a dire che non vi può essere pentimento. Chi sono io per giudicare se un uomo è degno o meno di avere l'opportunità di pentirsi amaramente?
Dio ci chiama alla misericordia e giustamente il parroco di Avetrana ha subito lanciato un appello affinché nessuno tocchi quella persona. Noi non siamo animali che ragionano secondo l'istinto: non possiamo lasciare che la rabbia prenda il sopravvento portandoci a pensare che sia giusta la reintroduzione della pena di morte. Mi sento male quando in giro lo sento gridare ad alta voce: comprendo le ragioni, ma non riesco ad accettare che un uomo che si professa cristiano, invochi la pena di morte per punire simili violenze. Cosa ci distinguerebbe dal reo? Cosa ci distinguerebbe dall'assassino? Nulla vi dico: anche se materialmente non siamo noi ad eseguire la condanna, il suo sangue cade sopra di noi e macchia indelebilmente la nostra anima. Allora saremo giudicati come noi abbiamo giudicato.
Ma c'è un'altra questione che mi sconvolge e cioè il minimo comune denominatore degli ultimi efferati delitti: la passione sessuale. Sarah è stata fatta oggetto sessuale da parte dello zio che ormai aveva perso il lume della ragione. E oggi apprendiamo che una bambina di due anni, ancora incapace di parlare e di muoversi autonomamente, è stata fatta oggetto di violenza sessuale da parte di un ragazzo di ventuno anni. E' orrendo, ma la realtà è che la perversione di questa generazione è molto forte. Non solo la pornografia è fruibile in maniera disarmante (nonostante la Chiesa nel Suo Catechismo invitasse le legislazioni civili ad impedirne o restringerne l'accesso), ma la televisione e i giornali amplificano le perversioni del cuore umano: basta vedere alcuni spot tv per rendersi conto di quanto affermo. La pornografia stimola la crescita di perversioni indicibili come l'incesto: ed infatti ad Avetrana si è consumato una violenza incestuosa. La televisione contribuisce ad amplificare queste perversioni mostrando sempre, ad ogni ora, corpi femminili semi-nudi, scene di sesso, discorsi ammiccanti ed erotismo puro. Insomma, quella che si chiama libertà non è altro un amplificazione del male lussurioso che è presente nei cuori degli uomini. Satana approfitta di tutto questo: egli usa strumenti come la pornografia per insinuarsi nei cuori degli uomini e sfrutta questo per far nascere pulsioni incontrollabili verso il soggetto femminile, di solito quello impossibile come può esserlo una nipote o addirittura una bambina. Non mi stupisce che lo zio di Sarah abbia detto di non aver capito nulla di quanto fatto perchè satana ci fa perdere il controllo totale di noi stessi: inoltre il non ammettere la sua presenza, lo rende ancora più forte perchè non trova alcuna resistenza.
Il messaggio che ci tengo a dare oggi, a chi capiterà a leggere queste mie poche righe, è di lasciar perdere la pornografia e di smetterla di soffermarsi a guardare immagini disdicenti che hanno il solo scopo di aumentare in noi la concupiscenza e il desiderio sessuale. Perchè carissimi, il raptus non è senza basi: per giungere al punto di violentare una bambina vi è un fondamento e quel fondamento è la perversione che noi alimentiamo attraverso canali immorali. E speriamo che la TV riscopra il bello dell'eleganza, della moralità, del buon costume e della sobrietà, sia negli show come Sanremo (lo dico visto che dalle scelte recenti sembrerebbe andare nel senso opposto) che nei film dove le scene erotiche si moltiplicano, quando invece sono totalmente inutili ai fini della trama. Riscopriamo il bello dell'intrattenimento come ci hanno insegnato Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e i vecchi e cari uomini di spettacolo che hanno calcato i palchi sempre con sobrietà e moralità intellettuale.
Un'ultima battuta sui militari: i conflitti non si rivolvono con le armi e questi anni lo stanno dimostrando. Abbiamo contati ormai più di trenta morti italiani ed in più assistiamo al fatto che molti di essi non sono volontari come ci volevano far credere. La pace si costruisce nel dialogo, a volte anche nel compromesso o nell'accordo, come provò San Francesco di Assisi ai tempi delle Crociate. Dunque, il mio auspicio è che non siano interessi contingenti a portare e mietere nuove vittime: speriamo in una risoluzione rapida e di un presto ritorno a casa di uomini che rischiano la loro vita arrecando dolore a numerosissime famiglie che tremano ogni santo giorno.
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3 commenti:
Da quando c'è la legge sull'aborto, non bastano più gli omicidi sui feti, bisogna scatenarsi anche sui i bimbi gia nati e grandicelli. Povere mamme!!!
Sono d'accordo. L'istinto del momento ci fa nutrire rabbia nei confronti del criminale, perché di crimini stiamo parlando. Ti faccio i miei complimenti perché hai avuto il coraggio di parlare secondo verità andando contro il pensiero corrente del mondo. Io ci stavo pensando in questi giorni sul fatto che il cristiano pur ragionando secondo giustizia, viene visto come uno stolto che dà ragione ai criminali, quando in verità il cristiano non sta dalla parte del male, semplicemente è consapevole che qualsiasi uomo, anche il più terribile, può convertirsi e salvarsi. Del resto Gesù invita anche chi ha tanti peccati quanti i granelli di sabbia, ad accostarsi alla Sua Divina Misericordia. E' facile invocare la pena di morte. Quanto lo zio di Sarah ha fatto è terribile e condannabile e chiunque è d'accordo su questo, ma invocare la pena di morte è grave. Noi non dobbiamo fare agli altri quello che non vogliamo che gli altri facciano a noi. Se noi fossimo in carcere non vorremmo che gli altri decidessero della nostra vita, ma vorremmo che il Signore ci perdonasse e redimesse, giusto? Lo zio di Sarah pagherà sicuramente il suo debito, ma chi ci dice che il Signore non voglia perdonarlo? Non pensiamo secondo il mondo, ma sempre secondo Dio. Se impariamo a pensare secondo Lui, allora capiremo tante, tantissime cose.
Poi per quanto riguarda la pornografia e la sessualità in televisione, sono d'accordissimo. Nei salotti televisivi ci sono uomini stolti che diffondono continuamente i loro errori con la loro bocca avvelenata. L'altra mattina in TV quando si parlava di Sarah al telegiornale, è iniziato Forum e la sig.ra Dalla Chiesa si è messa a ballare e a cantare per fare i complimenti a Tiziano Ferro per aver esternato la sua omosessualità ... Il peccato viene divulgato e mostrato come libertà, proprio come hai scritto tu.
Ringraziando il Signore ci sono i canali cattolici: Tele Radio Padre Pio, Tele Pace, TV 2000, Tele Radio San Pietro. Questo è l'esempio di come la televisione può essere usata per giusti fini: Evangelizzare.
Infine vorrei spendere una parola sulla pedofilia. L'essere umano impazzisce letteralmente quando cade vittima del peccato poiché quest'ultimo rende l'uomo ignorante e incapace di provare compassione per il prossimo. La Sapienza non abita un corpo schiavo del peccato, dice la Sacra Scrittura. Un corpo schiavo del peccato, quindi, non possiede la Sapienza e l'ignoranza non è altro che la privazione del sapere. Purtroppo il caso di Sarah e quello della bambina di 2 anni, temo siano solo due gocce in un oceano immenso di crimini del genere.
STOP ALLA PEDOFILIA
Grazie dei vostri commenti che condivido e apprezzo. Cara Enza, ormai le mamme non sono più quelle di una volta perchè vedono i figli quasi come una gabbia che non permette loro di condurre la vita che vogliono condurre.
Caro Mik, speriamo che questo pensiero venga colto dai cristiani perchè ahimè, le tv e i programma spazzatura sono seguiti da molti di essi... A presto!
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