martedì 26 ottobre 2010

Un appello a genitori ed educatori per un NO ad Halloween

In questi giorni si sta entrando nel vivo dei preparativi per una festa che è in antitesi al cristianesimo e a tutto ciò in cui crediamo. Infatti, ad essere violato, è il primo Comandamento poiché si pone come oggetto di festa essere demoniaci, delle tenebre che dovrebbero essere da noi disprezzati e combattuti. Il male e tutto ciò che lo rappresenta è un abominio al Signore il quale è Luce e Amore: dunque, se ci professiamo cristiani, non possiamo lasciarci travolgere da questa pazzia dei giorni nostri. Molte le iniziative da parte delle parrocchie e anche le esortazioni degli uomini di Chiesa si moltiplicano. Purtroppo vi è, come sempre, sottovalutazione dei fenomeni e quindi si prende il tutto alla leggera: ed infatti, nelle scuole si moltiplicano le iniziative pro-halloween, dimenticandosi che anche qui vi è in gioco la libertà religiosa. Ho letto di alcuni che sono stati costretti ad intervenire per chiedere addirittura l'esonero e l'allontanamento dei propri figli dalle aule poiché non era rispettato il principio di libertà e i bambini venivano coinvolti in questi lavoretti assurdi. Forse, le istituzioni scolastiche dovrebbero ricordarsi che non esiste solo la libertà dell'ateo, ma anche la libertà del cristiano a non vedere i propri figli, coinvolti in lavori che sono considerati contrari alla visione cristiana. E soprattutto gli educatori dovrebbero avere maggior rispetto dei bambini e non prendere decisioni contrarie ad un vero spirito di rispetto delle differenze.
Navigando in Internet ho anche trovato un interessante intervista a Don Aldo Buonaiuto che esorta genitori ed educatori in vista di Halloween che, ricordo, quest'anno cade nel giorno di Domenica e cioè nel Giorno del Signore. Tale intervista ad opera di Avvenire, è stata poi pubblicata dallo stesso Don Aldo sul suo blog:

Don Aldo, al di là delle chiacchiere e – soprattutto – del business, la notte di Halloween non è esattamente tutta feste, rose e fiori.
 
No, affatto. Il 31 ottobre si rubano ostie consacrate e si profanano i cimiteri. Si compiono riti satanici in molte chiese sconsacrate e in molti cimiteri. E si dissacrano molti fra i luoghi della nostra tradizione cristiana.

Ma è sempre e soltanto così?
 
Certo che no, c’è chi coglie solamente l’occasione per uscire e passare una serata spensierata, più che altro dando una grande mano a consumismo e materialismo, e chi invece si spinge a tramare e studiare, anche preparandosi mesi prima, come poter fare del male.

È praticamente inevitabile che ne facciano le spese maggiori i più giovani.
 
Assolutamente sì.
Per questo faccio un vero e proprio appello all’attenzione di educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati. E un appello anche al mondo cattolico perché non promuova in nessun modo questo inneggiamento al macabro e all’orrore.

In effetti il trionfo del macabro e dell’orrore proprio nel giorno di Ognissanti stride parecchio…
 
Ecco, vogliamo che i nostri figli lo festeggino con i demoni, il mondo di Satana e della morte oppure con gioia e pace vivendo nella luce?
Halloween spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico- esoterica, attacca il sacro e i valori dello spirito attraverso una subdola iniziazione alle arti e alle immagini dell’occulto.

E così torniamo all’anello debole: i giovanissimi e i giovani…

Una cultura della morte viene promossa anche con Halloween dove il mondo dei minorenni è il più a rischio ed esposto. È alto il pericolo che questo appuntamento generi sempre più connivenze con il crimine e con spietate sette che non hanno alcuno scrupolo.

Però, don Aldo, dev’esserci un motivo profondo a tutto questo, e che vada oltre business e consumismo.

Il rischio dell’uomo del nostro tempo è di allontanare il pensiero della morte, facendo finta che non esista,’ anestetizzandosi’ con le fatiche e le gioie del mondo, non capendo che è proprio da essa che si parte per dare un senso alla vita.

E quindi?

Mi chiedo quanti saranno i genitori, che ormai, dovendo subire una manifestazione che appare socialmente inarrestabile, eviteranno di proporla e spingerla ai propri figli, o almeno spiegheranno loro come oltrepassarla…

***

Dunque ribadiamo con forza il nostro NO ad Halloween:


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