giovedì 11 agosto 2011

Sessualità umana - XXV appuntamento

Torna l'appuntamento con il documento del Pontificio Consiglio per la Famiglia "Sessualità umana: verità e significato". Continuano le raccomandazioni finali rivolte soprattutto ai genitori che si trovano a dover educare i propri figli all'amore e alla sessualità. Importante è ricordarsi sempre che Cristo ha la precedenza su ogni cultura e tradizione, perciò bisogna verificare se vi è compatibilità tra una cultura e/o tradizione ed il Vangelo di Gesù Cristo. Vi sono, infatti, molte pratiche contrarie al Vangelo e la stessa cultura sessuale occidentale, dominata dalla libertà del piacere sessuale in tutte le sue forme, non può né deve essere imposta da nessuno (come purtroppo è avvenuto già in un paese europeo che ha condannato i genitori che si erano opposti a che i figli propri assistessero alle lezioni di educazione sessuale nelle scuole pubbliche):

VII

ORIENTAMENTI PRATICI

I metodi particolari  

L'inculturazione e l'educazione all'amore

143. Un'autentica educazione all'amore deve tener conto del contesto culturale in cui vivono i genitori e i loro figli. Come un connubio tra la fede professata e la vita concreta, l'inculturazione è un'armonizzazione tra la fede e la cultura, dove Cristo e il suo Vangelo hanno la precedenza assoluta sulla cultura. « Poiché trascende tutto l'ordine della natura e della cultura, la fede cristiana, da un lato, è compatibile con tutte le culture, in ciò che hanno di conforme alla retta ragione e alla buona volontà, e, dall'altro, è essa stessa, in grado eminente, un fatto dinamizzante la cultura. Un principio illumina l'insieme dei rapporti della fede e della cultura: la grazia rispetta la natura, la guarisce dalle ferite del peccato, la corrobora e la eleva. La sopraelevazione alla vita divina è la finalità specifica della grazia, ma essa non può realizzarsi senza che la natura sia guarita e senza che l'elevazione all'ordine soprannaturale conduca la natura, nella sua linea propria, a una pienezza di formazione ».31 Perciò, non si può giustificare mai l'educazione sessuale esplicita e precoce dei bambini nel nome di una prevalente cultura secolarizzata. D'altra parte, i genitori devono educare i propri figli a capire e ad affrontare le forze di questa cultura, perché possano seguire sempre il cammino di Cristo.

144. Nelle culture tradizionali, i genitori non devono accettare le pratiche contrarie alla morale cristiana, per esempio nei riti associati con la pubertà, che talora comportano l'introduzione dei giovani alle pratiche sessuali o fatti contrari alla integrità e dignità della persona come la mutilazione genitale delle ragazze. Appartiene dunque alle autorità della Chiesa di giudicare la compatibilità dei costumi locali con la morale cristiana. Le tradizioni della modestia e della riservatezza in materia sessuale, che caratterizzano diverse società, devono, però, essere rispettate ovunque. Allo stesso tempo, il diritto dei giovani ad un'adeguata informazione deve essere mantenuto. Inoltre, si deve rispettare il ruolo particolare della famiglia in tale cultura,32 senza imporre alcun modello occidentale dell'educazione sessuale.

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