"CREATORE DELLE COSE INVISIBILI!" (2)
IL MONDO ANGELICO
Ora dobbiamo parlare di altre realtà invisibili, opere della creazione di Dio. Vorrei però precisare che l'aggettivo invisibile non significa affatto inesistente o puramente intellettuale.
Le cose invisibili di cui parla il Credo, sono realtà tanto quanto quelle che vediamo. Anzi, direi tanto più reali, quanto lo spirito è superiore alla materia. Invece, purtroppo, accade spesso che parlando delle cose invisibili, spirituali ed eterne, noi cadiamo nell'equivoco di pensarle come fantastiche o, tutt'al più, esistenti unicamente nella nostra mente e nella nostra fede. La realtà è ben diversa!
Quante cose invisibili, perché spirituali, ci circondano anche nella vita di ogni giorno! Per esempio: il tuo pensiero è quello che muove i tuoi passi, le tue mani, la tua persona. Un uomo che non pensa, neppure agisce! Quando ti metti al volante della tua macchina è il tuo pensiero e la tua volontà che agiscono. Tu pensi di andare al lavoro e vuoi accendere il motore: allora la tua mano si porta alla chiavetta e la fa girare. La forza che ti muove è una forza spirituale: è la forza del tuo pensiero e della tua volontà. Così si dica dell'amore, dell'odio o di altre forze spirituali, buone o cattive, che sono in noi. Sono talmente reali che il mondo è pieno delle loro opere.
Le realtà spirituali esistono, eccome! Anche se non le possiamo misurare con il metro o pesare con la bilancia, come facciamo invece per le realtà materiali e corporali. Puoi misurare l'altezza e la grossezza del tuo corpo, puoi pesarlo, ma non puoi misurare o pesare la tua volontà o la tua intelligenza! Altrettanto si deve dire delle realtà spirituali che Dio ha creato al di fuori di noi, come sono gli angeli ed i demoni, il Paradiso e l'Inferno, la grazia santificante ed i doni dello Spirito. C'è tutto un mondo soprannaturale (cioè superiore alla nostra natura) che l'onnipotenza di Dio ha tratto dal nulla per la sua gloria e la nostra eterna felicità. Questo mondo è invisibile ed a noi è dato conoscerlo non per mezzo della scienza o della sapienza umana, ma per mezzo della fede nella rivelazione di Dio: "Non si tratta di una sapienza di questo mondo - scrive S. Paolo ai Corinzi - né di quella dei potenti che lo governano e che presto saranno distrutti. Parliamo della misteriosa sapienza di Dio, del suo progetto dí farci partecipare alla sua gloria. Dio l'aveva già stabilito prima della creazione del mondo, ma noi non l'avevamo conosciuto. Nessuna delle potenze che governano questo mondo ha conosciuto questa sapienza... Ma come si legge nella Bibbia: quel che nessuno ha mai visto ed udito, quel che nessuno ha mai immaginato, Dio lo ha preparato per quelli che lo amano, Dio lo ha fatto conoscere a noi per mezzo dello Spirito" (1 Cor 2,6-10).
S. Paolo non si preoccupa dei sapientoni del mondo i quali pensano di conoscere e sapere tutto, mentre in realtà son spesso in preda ai loro vani ragionamenti. E' sintomatico il fatto che nell'era della tecnica, delle esplorazioni spaziali e della forza nucleare buona parte dell'umanità cosiddetta civile (non parlo infatti di popoli sottosviluppati, ma degli europei, degli americani, dei giapponesi) spenda miliardi in sedute spiritiche, in amuleti, in astrologhi, in maghi e cose simili. Si rifiutano di accettare Dio e la sua rivelazione, ma poi credono fermamente nel malocchio, nella stregoneria e in altre superstizioni del genere. Se ascoltano il Papa che parla del demonio, Lo beffeggiano e lo ridicolizzano, ma quando sugli schermi si proiettano films di esorcismo o di magia, corrono a riempire le sale cinematografiche o a comperare i rispettivi libri che sono diventati dei veri best-sellers! Mai come oggi infatti si sono moltiplicati i volumi che parlano di scienze occulte, di diavoli, di aldilà... Mai come oggi sono sorte in ogni parte del mondo, soprattutto tra i popoli più tecnicamente sviluppati, le sette che si ispirano a Satana, le messe nere, i culti demoniaci fino ad arrivare al sacrificio umano.
Gli uomini delle scienze e delle tecniche rifiutano la rivelazione della misericordia di Dio, ma accettano le parole fumose di questo o di quel falso profeta. Rifiutano il soprannaturale che Dio loro rivela e corrono a fabbricarsene uno che li terrorizza o li aliena dalla realtà. Noi però, grazie a Dio, abbiamo il dono della fede e possediamo la rivelazione del Signore.
Gli angeli appartengono ad una dimensione della creazione diversa dalla nostra, una dimensione che noi, limitati come siamo, facciamo fatica a comprendere. "L'iniziativa della ricerca scientifica dipende interamente dall'uomo. L'iniziativa della rivelazione spirituale dipende interamente da Dio. Gli uomini possono conoscere del mondo spirituale e soprannaturale soltanto ciò che Dio stabilisce di rivelare loro... Noi non possiamo sapere nulla degli angeli, tranne che per divina rivelazione" (Philips Mc Candlish in The spirit world). Ora tramite la rivelazione della Bibbia Dio ci ha detto molte cose. Per questa ragione i teologi, nel corso dei secoli, sono stati sempre d'accordo sull'importanza dell'angelologia (ossia dell'ordinata esposizione delle verità bibliche intorno agli angeli) giudicandola degna di essere trattata in ogni libro di teologia sistematica. Essi hanno scritto molto, facendo distinzione tra gli angeli buoni e quelli cattivi.
A) GLI ANGELI BUONI
Noi ora ci fermeremo un po' sui primi, oggi tornati di moda, ma in maniera sbagliata ad opera dei seguaci della New Age. Ben diverso è l'atteggiamento e l'insegnamento della dottrina cattolica. Ci basterà un versetto della Bibbia che prendiamo da Ebrei 1,14.
"Gli angeli sono spiriti al servizio di Dio ed Egli li manda in aiuto di quelli che devono ricevere la salvezza".
1) Vi si afferma innanzitutto la natura degli angeli: "Gli angeli sono spiriti" dice la Bibbia. Quindi appartengono al mondo spirituale, non a quello materiale. Di conseguenza essi sono invisibili e immortali, proprio come l'anima umana. Ma, a differenza dell'anima che dice relazione ad un corpo, gli angeli sono completi in sé stessi, sono persone perfette (la Bibbia porta anche alcuni nomi di essi, quali Gabriele, Michele, Raffaele), non sono soggetti alle leggi della materia. Molti popoli li hanno adorati, tutti o alcuni soltanto, come dei: in realtà essi sono creature di Dio, esistono solo perché Dio li ha tratti dal nulla con il suo amore onnipotente e continuano ad esistere perché il Cristo li sostiene con la potenza della sua parola e del suo amore. Prima della creazione gli angeli non esistevano: infatti non c'era nulla tranne Dio Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito Santo. Paolo in Colossesi 1,16 afferma: "Poiché in Lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili". Gli angeli sono tra le cose invisibili create "per mezzo di Lui e in vista di Lui". Questo "LUI" è Gesù " il Quale è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in Lui". Cosicché anche gli angeli cesserebbero di esistere se Gesù, che è Dio onnipotente, non li sostenesse col suo potere.
2) In secondo luogo la Bibbia afferma che gli angeli sono spiriti al servizio di Dio. La parola usata nella Scrittura per indicare questi spiriti significa messaggero e viene spesso applicata anche all'uomo quando porta un messaggio. Anghelos in greco significa per l'appunto colui che porta un annuncio, un messaggio.
La Bibbia vede soprattutto questo aspetto dell'esistenza angelica, ossia il fatto che essi sono i messaggeri di Dio il cui compito principale è quello di eseguire i suoi ordini nel mondo. Egli ha dato loro un incarico di ambasciatori, li ha designati alla nostra custodia, ed ha dato loro pieni poteri per compiere opere di giustizia. In questo modo essi lo servono nel governo dell'universo. Così Egli ha dato loro capacità di portare a conclusione e con successo la Sua santa impresa iniziata con la creazione del mondo.
Tutto questo la Bibbia ce lo dice in tanti modi diversi: con racconti popolari, con linguaggio profetico e apocalittico, con preghiere e canti di lode.
3) Dice ancora la lettera agli Ebrei: "Gli angeli sono spiriti al servizio di Dio ed Egli li manda in aiuto di quelli che devono ricevere la salvezza".
C'è una particolare missione di salvezza che Dio affida agli angeli, una missione che riguarda noi. Pensiamo a quello che fece l'angelo Gabriele quando portò a Maria l'annuncio dell'Incarnazione! Pensiamo agli angeli che annunciarono alle pie donne e ai discepoli la risurrezione di Gesù! Pensiamo agli altri angeli, quelli che invitano gli apostoli e i discepoli del Signore a scendere dal monte dell'oliveto e a portare a termine l'opera di salvezza che Gesù aveva loro affidata.
Sono tre momenti in cui l'intervento degli angeli appare quanto mai prezioso per l'opera della nostra salvezza. Ma la Bibbia ci suggerisce altri pensieri. Ci presenta gli angeli di Dio pienamente compartecipi della missione della Chiesa. Specialmente nel Libro degli Atti e nell'Apocalisse (ma anche nelle varie Lettere degli Apostoli) gli angeli sono spesso rivelati come veri e propri protagonisti nell'azione salvifica di Dio.
Il che significa che Dio non lascia la sua Chiesa in balia di sè stessa, ma l'affida, tra l'altro, alla custodia e al ministero dei suoi angeli.
GLI ANGELI CUSTODI
La Chiesa cattolica ha sempre accolto e benedetto la fede negli Angeli Custodi, fondandosi specialmente su quelle parole di Gesù pronunciate in difesa dei piccoli: "Guai a chi scandalizza uno di questi piccoli che credono in me. In verità vi dico che i loro angelí contemplano in cielo il volto del Padre mio!" (Mt 18,10).
Sono parole di Cristo e sono parole molto chiare. Egli afferma che i piccoli (cioè coloro che pongono in Lui la loro fiducia) sono custoditi e difesi dagli Angeli di Dio. Forse sull'Angelo Custode si sono dette nel passato delle cose anche fuori luogo, specialmente quando lo si vedeva seduto sulla spalla destra o ridotto ad una vocina che ci rimprovera ad ogni mancanza. Queste banalizzazioni non devono però farci chiudere gli occhi sulla dolce realtà che le parole di Gesù e altre frasi della Bibbia ci rivelano a proposito dell'Angelo Custode. Come Egli svolga la sua missione noi non lo sappiamo.
La tradizione popolare, approvata dalla Santa Chiesa, ha racchiuso l'insegnamento su questa fraterna assistenza nella bellissima preghiera che non dovremmo mai dimenticare: "Angelo di Dio, che sei il mio Custode: illumina, custodisci, reggi, governa me che ti fui affidato dalla Pietà celeste. Amen".
In essa vengono indicati i quattro compiti che la Chiesa attribuisce agli Angeli Custodi nei nostri riguardi:
• illuminami, cioè fammi vedere la mia vita e la mia attività quotidiana alla luce della fede;
• custodiscimi, cioè difendimi e proteggimi dal male che mi circonda e che attenta alla mia vita sia spirituale che corporale;
• reggimi, ossia prendi tu la guida della mia vita perché io cammini sempre sulla strada che conduce a Dio senza mai deviare sui sentieri del peccato;
• governami, cioè sii per me il rappresentante del Signore al quale voglio dare tutta la mia obbedienza in ogni cosa perché la volontà di Lui si compia in me perfettamente.
Non si potrebbe esprimere meglio la missione dell'Angelo Custode! A Lui siamo stati affidati dalla Pietà celeste, cioè da Dio misericordioso e a Dio l'Angelo Custode ci conduce con tanto amore, ma anche con tutta l'autorità che gli è stata data su di noi. Ecco perché noi Gli dobbiamo rispetto, fiducia e obbedienza facendo attenzione alle sue ispirazioni interiori e cercando di attuarle nel migliore dei modi.
Secondo l'insegnamento dei Padri della Chiesa l'Angelo Custode sarà colui che, al temine della vita, ci accompagnerà al cospetto di Dio, ci consolerà nel luogo della purificazione e, infine, parteciperà alla nostra beatitudine in Cielo, felice di aver compiuto il suo incarico di amico, di guida e di custode.
Secondo alcuni teologi e Padri non soltanto i singoli uomini hanno un angelo custode, ma anche le varie comunità umane, civili e religiose che siano. E' una teoria che la Chiesa sembra avallare in quanto riconosce in S. Michele Arcangelo il suo protettore e custode. Anche la Scrittura sembra accennare implicitamente a questo quando, nell'Apocalisse, fonde insieme la figura del vescovo con quella dell'angelo (cfr Ap 2 e 3). Ricordo che a Fatima l'Angelo si è presentato ai veggenti chiamandosi "angelo custode del Portogallo".
La presenza degli angeli ci circonda giorno e notte. Non siamo soli nel sostenere la nostra fatica e la nostra lotta quotidiana: Dio ci ha dato degli amici e dei protettori che non ci abbandonano mai. Dobbiamo esserGli profondamente riconoscenti facendo tesoro di questo grande dono.
CONTEMPLAZIONE
Oggi vorrei offrirti come spunto per la tua contemplazione un Libro della Bibbia, il Libro di Tobia. In esso si parla dell'Angelo Custode mediante l'esempio dell'Angelo Raffaele. Qui te ne riporto soltanto un brano, quello finale. Ti invito però a leggerlo tutto. E' molto bello e molto edificante e ti sarà di grande aiuto nella tua devozione all'Angelo Custode.
Tobia cap. 12
Quando furon terminate le feste nuziali, Tobi chiamò il figlio Tobia e gli disse: «Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcosa d'altro alla somma pattuita».
Gli disse Tobia: «Padre, quanto potrò dargli come salario? Anche se gli lasciassi la metà dei beni che egli ha portati con me, io non ci perderei.
Egli mi ha condotto sano e salvo, mi ha guarito la moglie, è andato a prendere per me il denaro e infine ha guarito te! Quanto posso ancora dargli come salario?».
Tobi rispose: «E' giusto ch'egli riceva la metà di tutti i beni che ha riportati».
Fece dunque venire l'angelo e gli disse: «Prendi come tuo salario la metà di tutti i beni che tu hai portati e và in pace». Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo.
E' bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male.
Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia. Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro.
L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita.
Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della propria vita.
Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho gia insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio.
Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede, ma Dio mi ha inviato nel medesimo tempo per guarire te é Sara tua nuora.
Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore».
Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura.
Ma l'angelo disse loro: «Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli.
Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni.
A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza.
Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute». E salì in alto.
Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo.
Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio.
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