mercoledì 10 agosto 2011

Alle sorgenti della Pietà - IX parte

Torniamo a meditare con l'opera di don Luigi Fusina che ha raccolto alcune meditazioni rivolte a semplici fedeli e capaci di sollecitare in loro un senso di meditazione e riflessione sulle grandi verità che generano nell'anima la vera pietà cristiana. Continua oggi la trattazione del mondo invisibile, solo che stavolta la riflessione cade sugli angeli cattivi ed in particolare su quella dolorosa realtà rappresentata da satana: 

- Capitolo 7 -

"CREATORE DELLE COSE VISIBILI E INVISIBILI!" (3)

 IL MONDO ANGELICO (2) 

 B) GLI ANGELI CATTIVI 

Parlando delle creature invisibili, oggetto della nostra professione di fede, dobbiamo trattare anche di un argomento molto triste e molto spinoso: il Diavolo.

Lo so che al solo nominarlo alcuni sentono puzza di Medioevo, altri sogghignano increduli, altri ancora strizzano l'occhio con benevola condiscendenza come per dire: "Beh! si capisce! se la Chiesa, com'è suo dovere, non agita lo spauracchio del Diavolo e dell'Inferno, come può mettere un po' di freno a questo mondo così corrotto?".

Ci saranno magari delle mamme che per paura di influenzare con i tabù dei secoli bui i loro bambini, non vorranno che se ne parli neppure al catechismo, mentre non hanno difficoltà a far loro vedere cose più realistiche, come ad esempio, certi filmetti alla TV piuttosto spinti o pieni di morti e di mostri...

Altre ancora si faranno il segno della croce pensando di sentire chissà quali storie di corna, code, forche, fiamme... No! State tranquilli: nulla di tutto ciò, ma unicamente quello che ne dice Gesù e come lo dice Lui. Spero che almeno a Lui crederete!

ESISTE IL DEMONIO?

C'è chi ha contestato vivacemente e irriverentemente il Papa Paolo VI quando ha parlato del demonio, quasi che quel Pontefice si sia inventato il Diavolo o, comunque, lo abbia evocato dal dimenticatoio dove ormai lo aveva relegato una troppo facile e semplicistica catechesi, una teologia quantomeno discutibile e fatta passare per dottrina sicura di tutta la Chiesa e una certa pseudo scienza parapsicologica.

In realtà il Papa non aveva fatto altro che richiamare, in termini moderni, l'insegnamento biblico sullo Spirito del Male, insegnamento che la Chiesa non ha mai rinnegato. Ero incerto se toccare questo argomento, ma l'incontro che ho avuto con il Santo Padre, Giovanni Paolo II, il martedì 24 marzo 1981 in occasione della Santa Messa celebrata per Radio Tele Pace, mi ha tolto ogni indugio.

Il Papa, infatti, parlando affabilmente con noi dopo la Santa Messa ha ,fortemente insistito sulla lotta che le potenze del male hanno scatenato contro la Chiesa. "Et portae inferi non prevalebunt" ci ha detto invitandoci alla fiducia, ma ha pure soggiunto: "E' necessario però lottare, lottare". Su questo argomento è tornato più volte e ciò mi ha colpito. Non ha nominato espressamente il Diavolo, ma il discorso era molto chiaro. Noi siamo andati a Roma dal Vicario di Cristo per essere confermati nella fede cattolica e io ho accolto questa professione di fede del Papa sulla lotta contro il potere delle tenebre come una conferma dell'indefettibile dottrina della Chiesa sull'esistenza e l'azione del Maligno.

Non sono mancati e non mancano teologi che si pongono la domanda se il Maligno, di cui parla la Bibbia, non debba intendersi come un simbolo, il simbolo del male. Essi tendono, perciò, a rifiutare una identità personale del Demonio e interpretano i fatti dell'Antico Testamento e del Vangelo (nei quali egli viene presentato come un essere individuale e personale), quale frutto della mentalità di quei tempi e di quei luoghi, mentalità che sarebbe poi passata nella Chiesa e che avrebbe imperversato soprattutto nel Medioevo.

LA BIBBIA E IL DEMONIO

Anche qui, come abbiamo detto a proposito degli Angeli, ripetiamo che non si possono prendere tutti gli episodi biblici allo stesso modo. Indubbiamente il linguaggio e la mentalità rispecchiano i tempi e gli ambienti in cui hanno avuto origine i vari libri della Sacra Scrittura. In alcuni episodi la figura di Satana appare evidentemente quale frutto della fantasia dello scrittore, come avviene ad esempio nel Libro di Giobbe. Altre volte riesce difficile distinguere tra il Maligno ed il Male, cioè tra la cattiveria e la sua personificazione nel Demonio (vedi ad esempio l'ultima petizione del Padre Nostro dove la parola greca in alcuni testi viene letta come poneron, al neutro, e quindi viene tradotta con Male. Così, per esempio, fa la versione della CEI che ci fa dire: "...liberaci dal male". Invece la traduzione interconfessionale legge nel greco tou ponerou ossia: dal Maligno. E' difficile stabilire con certezza quale delle due versioni sia la più esatta). Sono molti. però. i passi biblici in cui la persona del Demonio viene chiaramente affermata. Possiamo dire questo: gli scrittori del Nuovo Testamento sono convinti che tutto il dolore e tutta la malvagità del mondo è causata senz'altro dal Maligno, dal demonio, chiamato anche Satana (cioè l'avversario, il nemico del genere umano) il grande dragone dell'Apocalisse (Ap 12), l'antico serpente della Genesi (Gen 3), il principe di questo mondo (Gv 12,31) e il seminatore del male nel campo di Dio di cui parla Gesù (Mt 13,39). Le sue opere, sempre secondo l'insegnamento degli evangelisti e degli apostoli, sono le tentazioni al peccato, la possessione, la malattia e la morte. Ma l'uomo non subisce l'azione diretta del demonio soltanto in questi casi di sofferenza. Qualunque forma di concupiscenza fa parte di quelle reti diaboliche che tendono a rovinare l'uomo.

LA LOTTA CONTRO SATANA

L'opera salvifica di Gesù è diretta perciò sostanzialmente contro il demonio. Il Regno di Dio, già operante in Cristo, segna la fine della potenza ininterrotta di Satana. D'ora innanzi l'uomo ha la possibilità di sfuggire al dominio del Maligno grazie a Cristo Salvatore e Signore. Naturalmente per il Nuovo Testamento è ovvio che il Demonio non ha nessuna intenzione di accettare pacificamente che l'uomo ritorni al suo Dio. Anche quando il suo tentativo decisivo di annientare lo stesso Gesù fallisce, il suo odio contro gli abitanti della, terra resta immutato. Non potendo in partenza impedire o falsificare il messaggio evangelico della salvezza, il demonio, un po' con le seduzioni mondane, un po' con minacce piuttosto pesanti tenta di stornare nuovamente la fede di tutti coloro che l'hanno abbracciata per poi rovinarli. Per questo sarebbe fatale, secondo il messaggio del Nuovo Testamento, se il credente allentasse anche solo un poco la vigilanza e la lotta contro il Demonio. (Dal Dizionario Religioso, pag. 181-182). Scrive in proposito San Paolo agli Efesini (6,10-11): "Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i Dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti". E' evidente che l'Apostolo parla del Diavolo e degli angeli suoi, quegli angeli cioè che seguendo l'apostasia di Lucifero si sono ribellati a Dio diventando suoi nemici.

Per essi, afferma Gesù, è stato creato l'Inferno: 'Via da me, maledetti - Egli dirà ai dannati - nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli" (Mt 25,41).

Come si fa a interpretare simbolicamente queste parole così dure e così chiare? Non è possibile! Qui Gesù parla espressamente e dell'esistenza del diavolo e dell'esistenza dell'inferno.

San Giovanni, nella sua la Lettera, cap. 3, 8, scrive: "Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è venuto proprio per distruggere le opere del diavolo".

Qui non solo abbiamo un'esplicita affermazione dell'esistenza del diavolo, ma anche viene esplicitata l'idea, per noi cristiani fondamentale, che Gesù è venuto proprio per liberarci dal diavolo e dalle sue opere. Infatti noi proclamiamo che Gesù è il nostro Salvatore. Ma da chi e da che cosa ci avrebbe salvato se non esistessero il Diavolo e l'Inferno? Le due realtà sono legate insieme da un'unica fede: Gesù Salvatore da una parte; il Demonio e l'Inferno dall'altra. L'opera salvifica di Gesù consiste appunto nel liberarci dal potere di Satana e dal cadere nell'Inferno.

Ogni altra spiegazione dell'origine del male e dell'oppressione della malvagità sul mondo non può essere in accordo con la fede cattolica riguardante il mistero della salvezza.

Ben a ragione, dunque, Paolo VI parla di rinnovata presenza diabolica nel mondo e nella Chiesa di oggi quando afferma: 'Abbiamo la sensazione che da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio. ...Non ci si fida più della Chiesa, ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita... Eentrato il dubbio nelle finestre che invece dovevano essere aperte alla luce... Noi crediamo in qualcosa di preternaturale, venuto nei mondo proprio per turbare, per soffocare i frutti del Concilio Ecumenico e per impedire che la Chiesa scoppiasse nell'inno della gioia di aver avuto in pienezza la coscienza di sè..." (Paolo VI - 29/06/1972). Sono parole di un Papa, non di un uomo qualsiasi. Sono parole meditate, sofferte, volutamente pronunciate perché i credenti prendano coscienza di questa dolorosa realtà che è Satana.

Qui non si tratta di ritornare al Medioevo e nemmeno alle paure e ai tabù primitivi. Qui si tratta di prendere Satana e la sua opera demolitrice molto sul serio e di contrastarla lottando contro di lui con la potenza che ci viene da Dio. "Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicinerà a voi... Umiliatevi davanti al Signore ed Egli vi esalterà". Sono parole dell'apostolo San Giacomo (4,7- 10) con le quali egli ci insegna come lottare contro Satana.

Anche San Pietro ci insegna la medesima cosa quando scrive: "Umiliatevi sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché Egli ha cura di voi. Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede...". Poi, come consolazione, afferma: "Il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà dopo una breve sofferenza e vi confermerà e vi renderà forti e salvi!" (1a pt 5,6-10).

E' così che dobbiamo vivere la nostra convinzione cattolica sull'esistenza del demonio e del suo potere! Molti affrontano la lotta contro il Maligno ricorrendo ai sortilegi ed alle stregonerie come pure ai maghi, agli astrologi e cose del genere che la Bibbia afferma essere in abominio a Dio e la Chiesa condanna come opere di superstizione. Invece dobbiamo affrontare Satana ponendo umilmente tutta la nostra fiducia nel Signore che nel suo Figlio Gesù ha vinto la potenza del Maligno. Le vere armi per contrastare e vincere le insidie del Maligno sono quelle che la Chiesa ci ha sempre offerto e che la Madonna continuamente ci richiama e cioè: la vigilanza, la penitenza, la preghiera. Soprattutto rivolgiamoci a Maria Immacolata, rifugiamoci nel suo Cuore materno invocandola con fervore e fiducia perché il demonio teme assai la Sua Persona e il Suo Nome! Nei casi di possessione o di ossessione (in realtà molto rari) abbiamo a disposizione la potente intercessione della Chiesa alla quale Gesù ha dato il potere di cacciare i demoni. Non dobbiamo quindi aver paura di Satana e del suo mondo tenebroso. Prudenti e vigilanti sì, ma non trepidanti e impauriti perché Dio è più forte di lui. A questo proposito vorrei ricordarvi che l'esorcismo più potente lo abbiamo nella recita del Padre Nostro e nel segno della Croce. Avanti, dunque, con fede e senza paure. Gesù ci ha detto: "Abbiate fiducia; Io ho vinto!".

CONTEMPLAZIONE

Oggi la nostra contemplazione viene fornita ancora una volta da un Salmo che la Chiesa ci fa recitare la sera della domenica per chiedere la protezione del Signore contro le insidie del Maligno. Medita questo Salmo con calma e devozione. Ne ricaverai serenità e sicurezza.

Salmo 90

Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente,

dì al Signore: «Mio rífugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge.

Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno,

la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

Mille cadranno al tuo franco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire.

Solo che tu guardi, con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi. Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora, non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

Camminerai su aspidí e vipere, schiaccerai leoni e draghi.

Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni.

2 commenti:

Enza ha detto...

Per essi, afferma Gesù, è stato creato l'Inferno: 'Via da me, maledetti - Egli dirà ai dannati - nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli" (Mt 25,41).

Ho voluto copiare-incollare queste poche righe proprio perchè in questi 60 anni c'è stato chi ha lottato per togliere satana dai piedi della gente. Ma non solo, moltissimi ci scherzano sopra, inventano barzellette come se fosse un personaggio da fumetti, perciò da non temere.
Ma purtroppo non è così e Gesù ce lo dice chiaramente, sappiamo tutti (forse) che satana è menzognero, è bestemmiatore, non vuole che una persona lasci il posto vuoto dove siede accanto a lui. Insomma, vuole che di lui si parli in termini scherzosi per fare così ciò che vuole.
Se la chiesa non inizierà a parlare che satana esiste, e non citare soltanto il "male che c'è nel mondo" così genericamente per paura che i fedeli scappino (tanto scappano ugualmente), credo che molte altre anime cadranno nelle grinfie del demonio. Se sentiamo molta brava gente, che va in chiesa, che fa la comunione, che manda a catechismo i loro figli ma che poi affermano che va bene la convivenza, che nella vita bisogna lavorare ma anche divertirsi e che spesso i sacerdoti parlano perchè vivono fuori dal mondo. Poi ci sono quelli che pur credendo a Dio se ne fregano di Gesù, ecco allora satana all'opera, ed è ciò che avviene ormai da tanto tempo anche nella nostra bella Europa. Se le chiese sono vuote, ciò significa che a Gesù ci pensano in pochi, lo ritengono un personaggio ideato dalla Chiesa. Beh..... il lavoro da fare è proprio tanto. E se lo Spirito Santo ha voluto questo Papa, sapeva bene il perchè. Il gregge si sta facendo piccolo per davvero. Andiamo avanti e cerchiamo anche se malamente di seguire Gesù, Lui ci raddrizzerà, perchè sa che siamo imperfetti e bisognosi del suo aiuto.
Grazie

Riscoprire la fede ha detto...

Purtroppo ciò che dici è vero cara Enza: infatti, pochissimo oggi credono nell'esistenza del maligno e persino molti sacerdoti ne negano l'azione. Ma tutto questo è fuori dalla realtà perché che satana esiste è una certezza che Gesù stesso ci ha mostrato. Altrimenti, chi avrebbe tentato Gesù nel deserto, solo per fare un esempio? Chi avrebbe fatto dilagare il male nel mondo se non vi fosse il principe delle tenebre?
Penso che meno si creda all'esistenza del maligno e tanto più si è vulnerabili ai suoi attacchi: questi non sono solo quelli visibili, ma anche quelli invisibili come il persuadere a scegliere la via semplice, anche se contraria ai principi morali. Basta vedere come l'aborto sia praticato anche da molti cristiani...
Eh sì, il gregge si sta restringendo e questo è sinonimo del fatto che satana è libero e sta divorando moltissime anime inconsapevoli. Preghiamo Dio affinché il Papa abbia la forza di condurre il gregge all'ovile sano e salvo. Un caro saluto

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