lunedì 29 agosto 2011

Scopriamo Santa Maria Faustina Kowalska - Ventisettesimo appuntamento

Torniamo ad approfondire la figura di Santa Faustina Kowalska, nota come l'Apostola della Divina Misericordia. E riprendiamo esattamente da dove avevamo lasciato, con il rapporto tra Gesù e Santa Faustina che diventa sempre più intimo e costruttivo: in aggiunta a questo, oggi scopriamo anche quanto grande è il desiderio di Gesù di far espandere la Sua Divina Misericordia su tutti i peccatori:


+ Pasqua di Risurrezione. Oggi durante la funzione pasquale, ho visto il Signore Gesù in un grande splendore; si è avvicinato a me e mi ha detto: « Pace a voi, figlioli Miei! » ed ha alzato la mano ed ha benedetto. Le piaghe delle mani, dei piedi e del costato non erano cancellate ma risplendenti. Poi mi guardò con tanta amabilità ed amore che la mia anima s'immerse totalmente in Lui e mi disse: « Hai preso tanta parte alla Mia Passione, per questo avrai tanta parte alla Mia gloria ed alla Mia gioia». Tutta la funzione pasquale mi sembrò che durasse un solo minuto. Un misterioso raccoglimento s'impossessò della mia anima e continuò finché durarono le feste. L'amabilità di Gesù è così grande, che non è possibile descriverla. Il giorno seguente, dopo la S. Comunione, udii questa voce: « Figlia Mia, guarda l'abisso della Mia Misericordia e rendi onore e gloria a questa Mia Misericordia e fallo in questo modo: riunisci tutti i peccatori del mondo intero ed immergili nell'abisso della Mia Misericordia. Desidero darMi alle anime. Desidero le anime, figlia Mia. Nel giorno della Mia festa, nella festa della Misericordia, attraverserai il mondo intero e condurrai le anime avvilite alla sorgente della Mia Misericordia, lo le guarirò e le fortificherò ». Oggi ho pregato per un anima agonizzante, che stava morendo senza i santi sacramenti, benché li avesse ardentemente desiderati. Ma ormai era troppo tardi. Si tratta di una mia parente, la moglie di uno zio paterno. Era un'anima cara a Dio. In quel momento non ci fu distanza per noi. O voi, piccoli, insignificanti sacrifici quotidiani, siete per me come i fiori di campo che spargo ai piedi dell'amato Gesù. Talvolta queste minuzie io le paragono alle virtù eroiche, in quanto per la loro incessante continuità esigono eroismo. Durante le sofferenze non cerco aiuto dalle creature, ma Dio è tutto per me, benché qualche volta mi sembri che il Signore non mi ascolti. Allora mi armo di pazienza e di silenzio, come la colomba che non si lamenta, né mostra dolore quando le tolgono i piccoli. Voglio volare alto nel calore stesso del sole e non voglio ristagnare in basso tra il fumo e la nebbia. Non mi stancherò, perché mi sono appoggiata a Te, mia Forza. Prego ardentemente il Signore che si degni di fortificare la mia fede, affinché nella grigia vita quotidiana non mi regoli secondo considerazioni umane, ma secondo lo spirito. Oh! come tutto attira l'uomo verso la terra, ma una fede viva mantiene l'anima in una sfera più alta ed assegna all'amor proprio il posto che gli spetta, cioè l'ultimo.

+ Cade nuovamente una tremenda oscurità sull'anima mia. Mi sembra di essere sotto l'influsso di illusioni. Quando sono andata a confessarmi, per attingere luce e serenità, non le ho trovate. Il confessore mi ha fatto venire ancora più dubbi di quanti ne avessi prima. Mi ha detto: e Non riesco a conoscere quale potenza agisce in lei, forse Dio e forse anche lo spirito maligno ». Quando mi sono allontanata dal confessionale, ho cominciato a riflettere sulle sue parole. Più riflettevo, più la mia anima sprofondava nelle tenebre. Che fare, Gesù? Quando Gesù mi si avvicinava amabilmente, io avevo paura. Sei veramente Tu, Gesù? Da un lato mi attira l'amore, dall'altro mi allontana la paura. Che tormento! Non riesco a descriverlo. Quando andai a confessarmi di nuovo, ricevetti questa risposta: “Sorella, io non la capisco; è meglio che lei non si confessi da me”. Dio mio, io debbo farmi tanta violenza per riuscire a dire qualche cosa della mia vita interiore ed ecco la risposta che ne ottengo: « Sorella, io non la capisco». Quando ripartii dal confessionale, fui assalita da innumerevoli tormenti. Andai davanti al SS.mo Sacramento e dissi: « Gesù, salvami! Vedi bene che sono debole ». Ad un tratto udii queste parole: « Durante gli esercizi spirituali prima dei voti ti darò un aiuto ». Rinfrancata da queste parole, presi ad andare avanti senza domandare consigli a nessuno. Però avevo una tale mancanza di fiducia verso me stessa, che decisi una volta per sempre di farla finita con questi dubbi. Per questo attendevo con ansia gli esercizi spirituali, che dovevano precedere i voti perpetui. Fin da alcuni giorni prima pregai senza posa il Signore perché concedesse lumi al sacerdote che mi doveva confessare, affinché finalmente decidesse in maniera categorica, si o no e già pensavo fra me: starò tranquilla una volta per tutte. Ma mi amareggiavo dubitando che qualcuno volesse ascoltare tutte quelle cose. Decisi tuttavia di non pensarci affatto e di aver fiducia nel Signore. Mi risuonavano all'orecchio quelle parole: « durante gli esercizi spirituali ». È già tutto pronto. Domattina dobbiamo andare a Cracovia per gli esercizi. Oggi sono andata in cappella a ringraziare Dio per le innumerevoli grazie, che mi ha concesso durante questi cinque mesi. Il mio cuore era profondamente commosso di fronte a tante grazie ed all'amorevole interessamento delle Superiore. « Figlia Mia, sta' tranquilla. Prendo su di Me tutte le questioni. Le risolverò Io Stesso con le Superiore e col confessore. Parla con Padre Andrasz con la stessa semplicità e fiducia con la quale parli con Me ».

Oggi 18.IV.1933 siamo arrivate a Cracovia. Che gioia trovarmi di nuovo qui, dove ho imparato a fare i primi passi nella vita spirituale. La cara Madre Maestra sempre la stessa, gioiosa e piena d'amore per il prossimo. Sono entrata un momento in cappella. La gioia mi ha inondato l'anima. Mi è venuto in mente in un istante tutto un mare di grazie, che ho ricevuto qui quand'ero novizia. Ed oggi ci siamo riunite tutte per andare per un ora in noviziato. Madre Maestra, Madre Giuseppina, ci ha rivolto alcune parole ed ha predisposto lo svolgimento degli esercizi. Quando ci ha detto quelle poche parole, mi è venuto davanti agli occhi il gran bene che quella cara Madre ci ha fatto. Ho sentito nell'anima una grande riconoscenza verso di lei. Una certa pena mi ha stretto il cuore al pensiero che sono qui in noviziato per l'ultima volta. Ormai debbo lottare con Gesù, lavorare con Gesù, soffrire con Gesù, in una parola, vivere e morire con Gesù. Non ci sarà più la Maestra a seguirmi passo passo, ad istruirmi, a mettermi in guardia, ad ammonirmi, ad incoraggiarmi, a riprendermi. Da sola sento una strana paura. Gesù, pensa Tu a qualcosa per questo. Per la verità avrò comunque una Superiora, ma d'ora in poi mi sentirò più sola.

+ ALLA MAGGIOR GLORIA DI DIO. Cracovia, 21.IV.1933
Esercizi spirituali di otto giorni prima dei voti perpetui. Oggi incomincio gli esercizi spirituali. Gesù, o mio Maestro, guidami Tu; disponi di me secondo la Tua volontà. Purifica il mio amore, affinché sia degno di Te. Fa' di me quello che desidera il Tuo Misericordiosissimo Cuore. O Gesù, in questi giorni saremo faccia a faccia fino al momento della nostra unione. Mantienimi, Gesù, nel raccoglimento dello spirito. Verso sera il Signore mi disse: « Figlia Mia, nulla ti spaventi, né ti turbi. Conserva una profonda tranquillità. È tutto nelle Mie mani. Ti farò comprendere tutto per bocca di Padre Andrasz. Sii come una bambina davanti a lui ». Un momento davanti al Santissimo Sacramento. O Signore e mio eterno Creatore, come potrò ringraziarTi per questa grande grazia, per esserTi degnato di scegliere me miserabile come Tua sposa, unendomi a Te con un vincolo eterno? Amabilissimo Tesoro del mio cuore, Ti offro tutti gli arti di adorazione e di ringraziamento delle anime sante, di tutti i cori angelici e soprattutto in unione con la Madre Tua. O Maria, Madre mia, Ti prego umilmente, copri la mia anima col Tuo manto verginale in questo momento così importante della mia vita, in modo che io sia più gradita al Figlio Tuo e possa degnamente esaltare la Sua Misericordia davanti al mondo intero e per tutta l'eternità. Oggi non sono riuscita a comprendere la meditazione. il mio spirito era mirabilmente immerso in Dio. Nonostante l'impegno non sono riuscita a pensare a quello che diceva il predicatore degli esercizi. Spesso non sono in grado di pensare secondo determinati schemi; il mio spirito è col Signore e questa è la mia meditazione. Alcune parole del mio incontro con la Madre Maestra Maria Giuseppina. Mi ha chiarito molte cose e mi ha tranquillizzato riguardo alla vita interiore assicurandomi che sono sulla buona strada. Ho ringraziato il Signore Gesù per questa grande grazia, poiché essa è stata la prima fra le Superiore a non procurarmi dubbi a questo riguardo. Oh! quanto infinitamente buono è Dio! O Ostia viva, unica mia forza, sorgente d'amore e di misericordia, abbraccia il mondo intero; fortifica le anime che stanno cedendo. Benedetto l'istante ed il momento nel quale Gesù ci lasciò il Suo misericordiosissimo Cuore! Soffrire senza lamentarsi, consolare gli altri, e le proprie sofferenze immergerle nel dolcissimo Cuore di Gesù. Tutti i momenti liberi dagli impegni li passerò ai piedi del SS.mo Sacramento. Al piedi del Signore cercherò luce, conforto e forza. Mostrerò incessantemente riconoscenza verso Dio per la grande Misericordia che ha avuto verso di me, non dimenticando mai i benefici che mi ha elargito e specialmente la grazia della vocazione. Mi nasconderò tra le suore come una modesta violetta tra i gigli. Voglio fiorire per il mio Creatore e Signore. Dimenticare me stessa, annientarmi completamente a favore delle anime immortali: questa è una delizia per me!

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