sabato 4 dicembre 2010

La storia di San Francesco di Assisi - Quarta parte

Continuiamo a scoprire la storia di San Francesco di Assisi: oggi ci troviamo di fronte all'episodio più significativo della conversione di Francesco e cioè la denudazione pubblica dinanzi al padre e al Vescovo. E' questo il frangente in cui vediamo all'opera Dio: Francesco si spoglia completamente di ogni cosa legata al mondo, inclusi i suoi stessi vestiti. Questo non è solo un gesto materiale, ma è un gesto altamente simbolico perchè dimostra la volontà ferrea di Francesco di rinunciare a tutto ciò che il mondo può dargli, per andare incontro all'amore del Padre che lo ha chiamato e lo ha salvato.
Ecco perchè egli rappresenta un esempio fulgido per tutti noi, perchè dimostra una vera incarnazione del Vangelo, quasi come se volesse, in senso non blasfemo, imitare in tutto e per tutto Gesù Cristo! Affronta il dolore, le percosse, le catene e le umiliazioni pur di non disobbedire a Dio esattamente come Gesù che affronta la Passione pur di non disobbedire al Padre Celeste!
Prendiamo esempio, carissimi, perchè noi oggi abbiamo la possibilità di testimoniare Cristo, ma non lo facciamo perchè abbiamo paura di essere additati come diversi, strani o anche talebani! Ma non temete, perchè se Francesco ha potuto affrontare e vincere le catene e le percosse del padre terreno, allo stesso modo noi possiamo affrontare il giudizio dell'uomo e rendere testimonianza alla nostra fede, ovunque andiamo (In Oriente stanno affrontando la persecuzione e la morte pur di non rinnegare Cristo: ecco come i cristiani di quest'epoca ancora lottano per Dio, aiutati dalla Sua Grazia!).

CAPITOLO SESTO

LA MADRE LO LIBERA, ED EGLI SI SPOGLIA DAVANTI AL VESCOVO DI ASSISI

13. Affari urgenti costrinsero il padre ad assentarsi per un po' di tempo da casa, e il servo di Dio rimase legato nel suo sgabuzzino. Allora la madre, essendo rimasta sola con lui, disapprovando il metodo del marito, parlò con tenerezza al figlio; ma s'accorse che niente poteva dissuaderlo dalla sua scelta. E l'amore materno fu più forte di lei stessa: ne sciolse i legami, lasciandolo in libertà. Francesco, ringraziando Iddio onnipotente, senza perdere un istante, se ne tornò al luogo dove aveva dimorato prima. Reso più sicuro dall'esperienza delle lotte e tentazioni affrontate, appariva anche più sereno; le avversità gli avevano maggiormente temprato lo spirito, e se ne andava ovunque libero e con maggior fermezza.
Frattanto il padre rincasa e non trovandolo, accumulando peccati su peccati, tempesta di rimproveri la moglie. Poi furente e imprecante, corre da Francesco a San Damiano, nel tentativo di almeno allontanarlo dalla regione, se non gli riesce di piegarlo a ritornare alla sua vita precedente.
Questa volta però, poiché chi teme il Signore è sicuro di trovare in Lui ogni forza, il figlio della grazia, appena sente che il padre terreno sta per sopraggiungere, gli va incontro spontaneamente, gioioso, dichiarando di non aver più paura delle catene e delle percosse, e di essere pronto a sopportare lietamente ogni male nel nome di Cristo.
14. Allora il padre, visto vano ogni sforzo per distoglierlo dal nuovo cammino, rivolge tutto il suo interesse a farsi restituire il denaro. L'uomo di Dio aveva deciso di usarlo per i poveri e per il restauro della cappella; ma, staccato com'era da esso, non si lasciò sedurre dal miraggio apparente di poterne trarre del bene e non gli dispiacque affatto privarsene.

Ritrovò la borsa del denaro che egli, gran disprezzatore dei beni terreni e assetato di quelli celesti, aveva scagliato in mezzo alla polvere della finestra. Il ricupero della somma placò in parte come un refrigerio l'ira e l'avidità del padre.
Tuttavia impose al figlio di seguirlo davanti al vescovo della città, perché facesse nelle mani del prelato la rinuncia e la restituzione completa di quanto possedeva.
Era ben lontano dal far resistenza, e aderì giubilante e sollecito a questa richiesta.

15. Comparso davanti al vescovo, Francesco non esita né indugia per nessun motivo: senza dire o aspettar parole, si toglie tutte le vesti e le getta tra le braccia di suo padre, restando nudo di fronte a tutti il vescovo, colpito da tanto coraggio e ammirandone il fervore e la risolutezza d'animo, immediatamente si alza, lo abbraccia e lo copre col suo stesso manto. Comprese chiaramente di essere testimone di un atto ispirato da Dio al suo servo, carico di un significato misterioso. Perciò da quel momento egli si costituì suo aiuto, protettore e conforto, avvolgendolo con sentimento di grande amore.
Il nostro atleta ormai si lancia nudo nella lotta contro il nemico nudo; deposto tutto ciò che appartiene al mondo, eccolo occuparsi solo della giustizia divina! Si addentra così al disprezzo della propria vita, abbandonando ogni cura di se stesso, affinché sia compagna della sua povertà la pace nel cammino infestato da insidie e solo il velo della carne lo separi ormai dalla visione di Dio.

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