sabato 3 luglio 2010

La bimba con i fiocchetti rossi

Oggi, riporto nel mio angolo, una storia incredibile che ho trovato, per caso, in Internet. Vi consiglio di leggerla perchè davvero incredibile e tra l'altro non è l'unico episodio di questo tipo (Basta vedere la storia di San Giuseppe Moscati, ndr):

Una sera afosa di luglio, uno dei più noti professionisti di Milano, l'istologo A. P (si tace il nome per volontà del protagonista della vicenda) lasciò la clinica per recarsi nel suo studio. Qui visitò un'ammalata, e mentre stava stendendo una breve relazione, entrò l'infermiera dicendo con voce strana: - Professore, c'è di là una bambina. Andò in anticamera a vedere. «In piedi, contro la porta d'ingresso - narra il professore - c'era una bambina di dieci anni circa, magrolina, pallida d'un pallore quasi mortale e nel cui volto brillavano due occhi immensi, febbrili che mi guardavano fissi. Un abitino a fiori di percalle, e due treccine brune ornate da due nodini rossi, ma d'un rosso tanto vivo da dare fastidio. Le chiesi: - Che vuoi piccola? sei sola?... Mi guardò fissamente, poi con una voce del tutto imprevista, opaca, disse: - La mamma è tanto malata! - E... dov'è la tua mamma? - In via Pioppette. Non so perché rispondo: - Vengo subito. Vado in studio, depongo il camice e torno in anticamera. La bambina non c'era più. Chiedo: - Dov'è andata? - È uscita - dice l'infermiera. Spinto da un'oscura urgenza mi precipito sul pianerottolo. Nulla. Scomparsa. Rimango un attimo perplesso, poi un'ansia sempre più mi pervade, afferro la borsa, scendo, salto in macchina e vado in via Pioppette, nel quartiere più antico di Milano: Porta Ticinese. Ma lì giunto mi accorgo che non conosco il nome della donna né il numero della casa... Come seguendo un richiamo, m'infilo in un portone. C'è uno stambugio con una vecchia che accarezza un gatto. Chiedo se per caso nella casa c'è una donna ammalata che ha una bambina così e così. Vedo la vecchia sbarrare gli occhi e dire che sì, è la Caterina Terrani e abita al secondo piano. Salgo le scale e mi trovo davanti a una porta socchiusa. Non so perché, entro... Su un letto c'è una donna di una magrezza spaventosa, che a un primo sguardo pare morta. Mi accosto, respira, ma il polso è quasi nulla e il cuore le batte tanto debolmente da denunciare uno stato preagonico. Non mi perdo in congetture; faccio subito un'iniezione di adrenalina, poi mi siedo, in attesa... Della bambina nessuna traccia. Guardo la donna e scopro su quel volto terreo, già bagnato dal freddo del sudore dell'agonia, una parvenza di colore; vedo le palpebre vibrare, la bocca socchiudersi, la testa girare come in cerca di respiro. Mi accosto. Il polso ha ripreso un poco, il cuore batte più regolarmente; provoco con un breve massaggio una ripresa cardiaca. Dopo un po' quella donna quasi morta apre gli occhi e mi guarda stupita. Dice con la voce appannata: - Ma lei chi è? - Sono il dottore... Sbarra gli occhi e riprende: - Il dottore? Ma... chi le ha detto di venire qui? Sa, dottore, io sono in questo letto da ieri pomeriggio... Aggiungo: - E venuta da me una bella bambina con due treccine e un vestito a fiori, e... La donna spalanca la bocca, si alza sui gomiti, mi guarda con gli occhi sbarrati, atterri- ti... M'afferra un braccio, lo stringe, parla spasmodicamente: - Lo sapevo, lo sapevo. Ho tanto pregato la Madonna che non mi facesse morire senza prima portare la mia Marina al cimitero... Dottore, venga, venga di là. Non so come trova la forza di alzarsi, e mi trascina a una tenda... Al di là della tenda c'è una stanzetta piccola, immersa in un'ombra cupa, appena rischiarata da una candela. Su un misero giaciglio è stesa, nella immobilità della morte, una bambina della apparente età di dieci anni, dalle treccine brune ornate da due nastri rossi... Mi chino per guardarla bene, ma so già tutto. È lei, la bimba che è venuta nel mio studio. La guardo senza essere nemmeno spaventato: mi sento schiacciato dal senso oscuro del mistero. Avverto il mormorio della madre: - Madonna santa, grazie per aver ascoltato le mie parole. La mia bimba mi ha salvato. Io non so come ciò sia avvenuto. Poi si volge a me e dice: - Dottore, quando ieri è morta la mia Marina, io ho avuto un colpo al cuore e dopo averne composta la salma sono caduta su quel letto. Capivo che stavo morendo e mi disperavo, sola com'ero, per non poter fare ciò che era necessario per la mia bambina. E pensavo: O se la mia Marina fosse viva in questo momento. Adesso lei, dottore, è qui e... S'inginocchia, si raggomitola e comincia a piangere tutte le lacrime del suo disperato dolore e della sua gioia inconcepibile. Sono passati parecchi anni. Caterina Terrani, ancora viva, è terziaria presso un convento alla periferia di Milano. Per quanto riguarda una spiegazione al fatto, io dico che si tratta di un autentico miracolo...».

Da Raggio di sole, luglio-agosto 1967, dell'Unione cattolica ammalati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma è naturale Angel, i nostri cari vivono qui con noi, ci accompagnano e quando il Signore vuole li fa intervenire per salvarci. Il Signore vuole la nostra salute, vuole che viviamo, spesso però così come siamo strutturati causa il peccato, quello che Lui vuole per noi, il peccato lo rovina ed ecco allora: la malattia, la sofferenza e la morte. Io credo proprio che c'è tutto scritto nel nostro libro della vita, se per qualsiasi motivo le condizioni terrestri non permettono di rispettare tale scritto, ecco allora con la nostra fiducia in Dio facciamo in modo di farlo intervenire, giusto per quel libero arbitrio donato fin dalle origini. Ecco perchè chi non ha fede, non prega e non affida la sua vita a Dio, difficilmente avrà una morte dolce, il male lo stritola. Quella mamma ha implorato con fede il Signore e Lui l'ha accontentata, dopo quello che le è successo vuoi che non abbia lodato Dio tutta la sua vita? Tutta la nostra vita è un miracolo, ogni giorno che passa, è un miracolo. Teniamoci uniti nella fede così che Lui possa operare per noi. Grazie

Angel ha detto...

Bella la tua ultima frase: tutta la nostra vita è un miracolo! Ed è verissimo: ogni giorno che viviamo è un miracolo continuo e Dio vive in noi! Perchè non riusciamo a vedere la fonte della nostra vita? Perchè siamo così increduli dinanzi a tale meraviglia? Teniamoci davvero uniti nella fede perchè insieme possiamo crescere, camminare lungo la Via che conduce al Regno di Dio! Un saluto!

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