venerdì 2 luglio 2010

I terremotati dimenticati

Su Facebook gira una storia molto triste di una signora Dell'Aquila che descrive uno scenario piuttosto brutto, per il futuro dei terremotati aquilani. Sembra che a distanza di un anno, essi siano stati ormai abbandonati al loro destino, dopo essere stati illusi e presi in giro. E' questo che siamo in grado di fare? Siamo in grado di piangere un giorno e il giorno dopo torniamo ad occuparci delle cose nostre? Allora, visto che i media, così come la politica, sembrano essersi improvvisamente dimenticati di questi poveri terremotati, noi della Vigna, accettiamo di dare il nostro contributo per far circolare notizie come queste:


“Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."

Loro non scrivono noi facciamo girare...

4 commenti:

Enza ha detto...

Non ho parole. Questo è il risultato che abbiamo ottenuto con un industriale al governo senza cuore, senza onore, prendendo tutto ciò che può prendere per se stesso e i suoi accoliti fregandosene dei poveri Cristi. Un giorno dovrà rispondere di tutte queste sofferenze procurate. Cristo non può tacere davanti a tutto ciò.

Angel ha detto...

Non sai Enza quanto condivido queste tue parole! La politica di oggi è una politica settoriale, ad personam lontana dall'interesse collettivo. Chi fa del male, riceverà del male: su questo non vi è dubbio alcuno!

Anonimo ha detto...

La gente vive e non sa, la gente vive e non crede, non crede in chi il cielo, DIO, ha inviato all’umanità, cioè la Santissima Maria Vergine, per esortarci a ravvederci e a convertirci in Gesù Cristo prima che sia troppo tardi, prima che il castigo di DIO si abbatti sull’umanità. Io ringrazio DIO per le catastrofi naturali che si stanno abbattendo su tutta la terra perché forse può essere l’ultima possibilità che abbiamo per ritornare a Lui prima che sia troppo tardi. Il terremoto dell’Abruzzo è stato profetizzato dalla Madonna di Anguera un mese prima così come sta profetizzando altri eventi naturali che man mano si stanno verificando. Questo è un link che traduce i messaggi in portoghese che la Madonna sta dando ad un uomo, Pedro Regis, ad Anguera: http://apelos-urgentes.blogspot.com/. Per cui io esorto tutti i cattolici di occuparsi sì delle cose materiali ma soprattutto di stringerci tutti insieme intorno alla preghiera, e a quelli non cattolici di convertirsi in Gesù Cristo perché altrimenti ciò è successo fino adesso non è niente rispetto a ciò che si sta per abbattere sull’umanità.
Sia lodato Gesù Cristo

Angel ha detto...

Queste catastrofi possono essere sicuramente un avvertimento, l'inizio dei dolori: infatti, abbiamo da poco, cominciato ad ospitare sul nostro sito anche i Messaggi della Madonna di Anguera proprio perchè si stanno rivelando davvero profetici. Ti ringrazio comunque di aver pensato di segnalarlo e sempre sia lodato Gesù Cristo!

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