venerdì 21 maggio 2010

La schiavitù del mondo

Nel post del giorno si è molto parlato della Chiesa e del suo peccato "interno". Io vorrei soffermarmi sul male "esterno" e cioè quello che sta avvelenando il mondo temporale, dove si trovano a vivere anche i cristiani. Il mondo che cerca di dare lezioni di morale alla Chiesa è un qualcosa di abbastanza ridicolo perchè non conosce nemmeno il significato di questa parola. L'uomo pensa che il mondo debba essere libero: non c'è dubbio che la libertà è una cosa giusta, ma dipende da cosa si intende per libertà. E soprattutto, gli uomini che vivono in questo mondo che si reputa libero, sono davvero liberi?

In realtà, tali uomini confondono la libertà con la schiavitù. Ma come, non è stata abolita la schiavitù? Certo, la schiavitù è stata abolita, anche se non del tutto. Ma io mi riferisco alle nuove schiavitù: alle televisioni, alla pornografia, al sesso, alla perversione, al bisogno superfluo e potrei continuare. L'uomo di oggi è innanzitutto prigioniero del sistema: egli non è libero perchè deve conformarsi alla società, fare attenzione a ciò che dire, mettere una maschera ogni giorno per poter far parte di un gruppo o per essere accettato. Molti, arrivano a rinnegare Dio pur di vivere in questo sistema che si basa su amicizie, carriera, successo. Ieri su un forum cattolico, leggevo di un uomo che affermava beatamente che di fronte a due milioni di euro, sarebbe disposto a cedere tutto. Un cristiano può accettare che il danaro manovri i fili della sua vita? I soldi possono comprare la fede in Dio? In Paesi orientali, i cristiani pur di non rinnegare la propria fede vengono arsi vivi! Nel mondo occidentale, basta parlare di soldi che si comincia a dimenticare tutto il resto, incluso Dio. E guai a dire che il danaro è un male per l'anima! Le loro reazioni sono furibonde e si giustificano in tutti i modi possibili.

Ieri si gettavano sassi sulla Chiesa perchè nascondeva il peccato e non ascoltava i fedeli: ma i fedeli ascoltano la Chiesa? E cosa vuol dire la Chiesa siamo noi? E' vero, la Chiesa siamo tutti noi che, rappresentiamo il Corpo di Cristo: siamo membra di uno stesso Corpo. Ma questo non vuol dire che siamo noi a decidere ciò che è giusto o ciò che è sbagliato. Invece, questo è ciò che si pretende oggi: decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, a seconda delle proprie volontà. E allora vedi che si comincia a giustificare l'impensabile, compresi peccati enormi come la pornografia o l'autoerotismo o la carriera. Chi pone sé stesso al centro della vita, non è un fedele della Chiesa: perchè un fedele pone al centro della sua vita Dio e quindi la Sua Parola. Invece, oggi c'è un ascolto passivo della Parola di Dio: basta guardare le persone seduti nei banchi la Domenica. Quando il prete fa la sua predica, si possono scorgere sguardi persi nel vuoto. Non vi è più ascolto perchè si pensa di non averne bisogno o perchè non si crede più davvero in essa: il mondo è troppo bello per non essere vissuto come si deve. D'altronde, si vive una volta sola, giusto?

 Ma allora bisogna cercare il significato della vita: un breve momento di esistenza o un cammino verso una nuova vita, in un nuovo mondo? Se noi consideriamo la vita come un cammino verso il Paradiso, allora non possiamo dire che si vive una volta sola per giustificare il nostro divertimento o la nostra voglia di trasgredire. Perchè dobbiamo essere consapevoli che un cammino così richiede sacrifici per raggiungere una meta straordinaria. Un proverbio dice che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, mentre Gesù dice chiaramente che non si può seguire Dio e Mammona: o si segue uno o si segue l'altro.

Se si decide di intraprendere un percorso di vita come cristiani, bisogna saper lasciare la zavorra che appesantisce il cammino. Quando uno scalatore scala una montagna, cerca di alleggerire il peso sulle spalle, in modo da raggiungere la vetta con meno fatica e sudore. Così, se un uomo vuole scalare la Via verso il Regno deve lasciare la zavorra che rende il suo cammino più pesante e difficile; quella zavorra rappresenta la schiavitù inconsapevole del mondo di oggi in cui viviamo:  e la maggior parte di questa zavorra è rappresentato da beni inutili e superflui. Se invece di comprare una macchina lussuosa, compriamo una semplice utilitaria, già rendiamo il carico sulle spalle meno pesante.

Il discorso è più lungo, ma per ora preferisco fermarmi qui per non appesantire troppo: sappiate però che tutto ciò di cui avete bisogno è scritto nel Vangelo di Gesù Cristo: solo che dobbiamo capire che quella Parola va non solo ascoltata, ma applicata e resa viva:

Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla" (Gc 1,21-25). 

2 commenti:

Mikhael ha detto...

Ancora una volta caro Angel mi trovi perfettamente d'accordo. Io oggi come poche volte mi son detto guardandomi allo specchio: "Sono felice di vivere così", intendendo dire non secondo il mondo, ma secondo il cielo, secondo quella vera libertà che non è il sistema a cui hai accennato. Purtroppo l'uomo ha una cattiva idea della vita: "A 3 anni vado all'asilo, a 6 anni alle elementari, a 11 anni vado alle medie, a 14 anni al liceo, a 18 anni all'università e a scuola guida ecc.." Nel dettaglio: A 13-17 anni devo conoscere una ragazza, devo ascoltare tanta musica, devo ascoltare il metal perché l'ascoltano tutti così posso anche io essere come gli altri e quindi grande" ... Questo è un concetto errato! Sono le tappe che la società ci impone... Come se non percorrerle ci renderebbe uomini anormali, non vivi, non esseri...

Pensiamo a San Giovanni Battista che mangiava locuste e vestiva con pelli di cammello. Gesù disse di lui che era il più grande uomo nato da donna.. Quindi tutti questi schemi che la società ci a schiaffati in faccia non rendono l'uomo perfetto. Per carità, non mi sto riferendo all'istruzione scolastica che è importante, era solo per dare l'idea dell'uomo che pensa che per essere tale deve compiere certi percorsi... Ma l'uomo è uomo a prescindere, e anzi è ancor più uomo se accoglie e mette in pratica la parola di Dio.

Un caro saluto e a presto!

Mikhael ha detto...

Ancora una cosa..

Desidero entrare nel dettaglio: L'uomo compra, compra, compra perché crede di realizzare la sua esistenza nell'attorniarsi di beni. Basta vedere come i giovani di oggi non si sentono uomini se non hanno la macchina, se non hanno il cellulare di ultima generazione, se non hanno gli ultimi accessori usciti sul mercato. Un uomo così è più pezzente di chi invece vive nella povertà poiché affida la sua vita a strumenti, oggetti che in sé non hanno vita, anziché affidare la loro vita a Dio! Ma ci pensiamo in che grande inganno vive l'uomo di oggi?! Non crede in Dio né alla Sua Parola, ma crede in tutte le stupidaggini che gli si dicono...

Vedi caro Angel, proprio oggi mi è capitato di leggere quel brano del Vangelo dove i conterranei definiscono Gesù un "pazzo" ed è stata per me l'occasione per meditare come l'uomo che vive nella menzogna non vede la verità in cui l'uomo di Dio vive. Se l'uomo della Luce parla della Luce in cui E', l'uomo della tenebra, essendo fuori dalla Luce, dice: "Ma di cosa sta parlando? Io non vedo questa luce, è pazzo...". Così avviene ogni volta un uomo di Dio parla della Verità e l'uomo del mondo non comprende perché non vede la verità poiché la sua mente è ottenebrata dagli inganni del mondo. L'uomo del mondo quindi che vive nella tenebre, crede solo in quello che tocca, come i non vedenti insomma, così se gli parli del sole, ti dirà che sei pazzo perché lui non lo vede essendo cieco...

Così se noi parliamo di Gesù agli uomini, ci chiameranno pazzi perché loro non lo vedono, ma invece Gesù, proprio come quando un non vedente non vede il sole, ma il sole c'è...

Di nuovo un caro e fraterno saluto.

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