lunedì 8 marzo 2010

La festa della donna

Oggi, 8 Marzo, si celebra la cosidetta festa della donna. I miei migliori auguri vanno ovviamente a tutte le donne. 

Abbiamo visto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlare questa mattina del progresso e dell'evoluzione della donna in questi cento anni. Però, le cose seppur cambiate, non sono del tutto migliorate perchè la donna è ancora vista come un oggetto.

Mi spiego meglio: accendendo la televisione noi vediamo quasi sempre delle donne, delle ragazze vestite praticamente a metà. Perchè sono lì? Qual è il loro lavoro? Farsi vedere e attirare pubblico. Non è questo vedere una donna come un oggetto? 
Oppure, sempre in televisione, vediamo molte pubblicità di donne seminude e in posizioni ammiccanti: non è questo considerare la donna come un oggetto?

Ancora oggi le donne sono vittime della nostra violenza maschile e della nostra lussuria. Per soddisfare la nostra lussuria e per guadagnare denaro (due fattori che vanno a braccetto: ottimo compromesso tra chi vede e chi guadagna) le donne vengono chiamate e posti in lavori poco dignitosi. 
Si è recentemente parlato di veline pronte ad essere candidate in politica. E una "velina" (termine per me non proprio dignitoso) ha reagito alle critiche dicendo che anche lei ha un cervello e che possiede una laurea. Strano, ma all'uomo non gliene poteva interessare di meno. Ecco la concezione materialistica: la donna "velina" entra nell'immaginario collettivo solo come un oggetto atto a creare piacere: è irrilevante sapere se quella donna ha un cervello o dei sentimenti. 

Ecco, tra tutte le conquiste femminili, quella del velinismo, è la peggiore perchè ha contribuito a far crescere nel mondo la visione oggettivistica della donna. E la colpa è un pò anche delle donne, o meglio delle ragazze, che si prestano a questo schema. La maggior parte delle ragazze, pur di entrare nel mondo dello spettacolo, accetta di buon grado, di presentarsi come velina sfruttando il suo corpo (anche per ottenere lavoro). In quel modo, si contribuisce ad avvalorare la tesi oggettivistica poiché la donna accetta l'idea di usare la sua bellezza e il suo corpo, per ottenere successo (in questo senso, basta vedere i numerosi "calendari" che vengono realizzati)

Invece di usare il proprio corpo per il successo, si poteva usare il cervello per mostrare la propria conoscenza e il proprio talento, perchè certamente ballare seminudi non lo si può definire un talento: e poi diviene normale che si protesti e ci scandalizzi se una velina viene candidata in politica. E questa normalità è sinonimo di una degenerazione della figura femminile, ormai sempre più bambola e oggetto (anche di scambio: basta vedere i recenti scandali politici...)

E a questo fenomeno, unito alla pornografia, si aumenta nell'uomo l'istinto animalesco che lo porta a usare violenza carnale contro le donne. L'uomo sta ormai all'interno di un flusso fatto solo di passioni e lussuria e quindi di sesso-dipendenza che viene alimentato dal modo con cui le ragazze si presentano in televisione o anche semplicemente per strada. E per conferma, basta leggere i poco dignitosi commenti di uomini che vagano su internet (commenti su attrici e persone famose viste non per la bravura, ma per qualcos'altro). 

E se poi qualcuno dice che in realtà le veline non sono lì solo per attirare il pubblico maschile, allora devono anche spiegare il motivo di ballare o presenziare non vestite. QUal è la necessità di svestirsi? Non si può ballare anche vestiti? 

Con questo, vanno fatte le eccezioni di donne che combattono giorno dopo giorno, per ottenere un riconoscimento diverso dalle foto su un giornale: pensiamo a Rita Levi Montalcini che può essere di esempio a tutte le donne di questa generazione. 

Detto questo, i miei migliori auguri alle donne affinché riescano a riprendersi in mano la loro dignità di persone e di figlie di Dio e non vengano viste più come semplici oggetti.

2 commenti:

Enza ha detto...

Caro Angel mettiamoci pure i genitori che vogliono vedere le loro bimbe "veline". Loro stessi fanno carte false per far loro calcare la scena dello spettacolo soprattutto se c'è nudità, perchè è quella che attira gli sguardi e porta notorietà. Mettiamoci pure il grande fratello, obbrobrio ai nostri occhi, e pure gli stilisti di moda che per denaro creano solo nudità. Non è solo colpa delle ragazze, purtroppo quando si perdono i veri valori si ha la sensazione di vivere come in quelle due città distrutte dagli Angeli di Dio (Sodoma e Gomorra). E' solo un mio pensiero. Ciao e grazie di tutto. Enza

Angel ha detto...

Anche questo è vero Enza: diciamo che è una serie di fattori che contribuiscono a distorcere la figura della donna, riducendola a oggetto. Ed in effetti, non so se abbiano avuto più colpe Sodoma e Gomorra oppure noi oggi (senza contare che noi abbiamo avuto Gesù mentre quelle due città no). A presto

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