lunedì 13 febbraio 2012

Scopriamo Santa Maria Faustina Kowalska - Quarantaseiesimo appuntamento

Torniamo ad approfondire la figura di Santa Faustina Kowalska, nota come l'Apostola della Divina Misericordia. Vediamo cosa ci mostra oggi il Suo Diario:

+ G.M.G. Wilno, 12.VIII.1935. ESERCIZI SPIRITUALI DI TRE GIORNI.
La sera del giorno precedente gli esercizi spirituali, durante l'assegnazione serale dei punti della meditazione, udii queste parole: « Durante questi esercizi spirituali ti parlerò per bocca di questo sacerdote, al fine di rassicurarti e rafforzarti sulla veridicità delle parole che ti rivolgo nel profondo dell'anima. Sebbene gli esercizi spirituali li facciano tutte le suore, tuttavia ho un riguardo particolare per te, per rafforzarti e toglierti ogni paura di fronte a tutte le contrarietà che ti attendono. Ascolta perciò attentamente le sue parole e meditale nel profondo dell'anima». Oh! come restai stupita, dato che tutto quello che il padre diceva sull'unione con Dio e sugli impedimenti a tale stretta unione, io l'avevo vissuto alla lettera nell'anima e l'avevo ascoltato da Gesù, che mi parla nel profondo dell'anima. La perfezione consiste in questa stretta unione con Dio. Nella meditazione delle dieci, il Padre parlò della Misericordia di Dio e della bontà di Dio verso di noi. Disse che, se si esamina la storia del genere umano, si vede ad ogni passo la grande bontà di Dio. Tutti gli attributi di Dio come l'onnipotenza, la sapienza, contribuiscono a rivelarci quest'unico attributo, che è il più grande, cioè la bontà di Dio. La bontà divina è il più grande attributo di Dio. Tuttavia molte anime che tendono alla perfezione non conoscono questa grande bontà di Dio. Tutto quello che il Padre ha detto durante questa meditazione sulla bontà di Dio, corrispondeva a tutto quello che Gesù aveva detto a me e si riferiva strettamente alla festa della Misericordia. Adesso in verità ho compreso chiaramente quello che il Signore mi aveva promesso e non ho più alcun dubbio: la parola di Dio è chiara ed evidente. Durante tutto il tempo della meditazione vidi Gesù sull'altare, in veste bianca, che teneva in mano il mio quaderno, nel quale sto scrivendo queste cose. Durante tutta la meditazione sfogliò le pagine del quaderno e taceva; il mio cuore però non riuscì a sopportare l'ardore che si era acceso nella mia anima. Nonostante gli sforzi della volontà per dominarmi e non far sapere a quelli che mi stavano attorno ciò che avveniva nella mia anima, verso la fine della meditazione, sentii che ero completamente fuori di me. Ad un tratto il Signore mi disse: « In questo quaderno non hai scritto tutto sulla Mia bontà verso gli uomini; desidero che non tralasci nulla. Desidero che il tuo cuore si consolidi in una completa tranqaillità ». O Gesù, il mio cuore si arresta quando penso a tutto quello che fai per me. Ti ammiro, Signore, perché Ti abbassi fino alla misera anima mia. Che sistemi impensabili usi per convincermi! È la prima volta in vita mia che faccio un corso di esercizi spirituali di questo genere; comprendo in modo particolare e chiaro ogni parola del Padre, dato che tutto questo l'ho vissuto prima nella mia anima. Ora vedo che Gesù non lascia nel dubbio un'anima che Lo ama sinceramente. Gesù desidera che l'anima, che tratta con Lui nel modo più stretto, sia pienamente tranquilla, nonostante le sofferenze e le contrarietà. Comprendo bene ora che ciò che unisce nel modo più stretto un'anima a Dio è il rinnegamento di sé, cioè l'unione della nostra volontà alla volontà di Dio. Ciò rende l'anima libera, facilita un profondo raccoglimento dello spirito, rende leggere tutte le pene della vita e dolce la morte. Gesù mi ha detto che se avrò qualche dubbio su quanto si riferisce alla festa od anche in merito alla fondazione della Congregazione «come pure su qualunque cosa di quello che ti ho detto nel profondo dell'anima, ti risponderò subito per bocca di quel sacerdote ». Durante la meditazione sull'umiltà, mi era ritornato il vecchio dubbio, che un'anima così misera come la mia, non poteva realizzare il compito, che il Signore esigeva. Mentre io rimuginavo su questo dubbio, il sacerdote che ci predicava gli esercizi, interruppe l'argomento e disse proprio quello che riguardava il mio dubbio, cioè che Dio sceglie in prevalenza come strumenti, per realizzare le Sue opere più grandi, le anime più deboli e più semplici. « E questa è una verità incontestabile; guardiamo infatti chi ha scelto per apostoli oppure esaminiamo la storia della Chiesa, e vedremo che grandi opere hanno compiuto anime che erano le meno adatte a ciò, perché proprio in questo le opere di Dio si rivelano come tali». Quando il dubbio mi scomparve completamente, il sacerdote ritornò sul tema dell'umiltà. Gesù, come al solito durante ogni predica, stava sull'altare e non mi disse nulla, ma col Suo sguardo penetrò amabilmente la mia povera anima, che non ebbe più alcuna scusa. Gesù, vita mia, sento bene che mi stai cambiando in Te, nel segreto dell'anima, dove i sensi scorgono ben poco. O mio Salvatore, nascondimi tutta nel profondo del Tuo Cuore e difendimi coi Tuoi raggi da tutto ciò che m'allontana da Te. Ti prego, Gesù, fa' che questi due raggi, che sono usciti dal Tuo misericordiosissimo Cuore, rafforzino continuamente la mia anima.

AL MOMENTO DELLA CONFESSIONE.
Il confessore mi domandò se in quel momento c'era Gesù e se Lo vedevo. « Sì, c'è e Lo vedo ». Mi ordinò di chiedere informazioni su certe persone. Gesù non mi rispose nulla, ma guardò verso di lui. Però, finita la confessione, mentre facevo la penitenza, Gesù mi disse queste parole: «Va' e confortalo da parte Mia ». Pur non comprendendo il significato di queste parole, ripetei immediatamente ciò che Gesù mi aveva ordinato di dire. Per tutto il periodo degli esercizi, fui continuamente in contatto con Gesù e trattai con Lui intimamente con tutta la forza del mio cuore. Il giorno della rinnovazione dei voti. All'inizio della santa Messa vidi come al solito Gesù che ci benedisse ed entrò nel Tabernacolo. Ad un tratto vidi la Madonna con una veste bianca, un manto azzurro e col capo scoperto, che dall'altare venne verso di me, mi toccò con le Sue mani, mi copri col Suo manto e mi disse: « Offri questi voti per la Polonia. Prega per essa ».

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