giovedì 12 gennaio 2012

Alle sorgenti della Pietà - XXIV parte

Torniamo a meditare con l'opera di don Luigi Fusina che ha raccolto alcune meditazioni rivolte a semplici fedeli e capaci di sollecitare in loro un senso di meditazione e riflessione sulle grandi verità che generano nell'anima la vera pietà cristiana:

- Capitolo 22 -

"... CHE DA' LA VITA"

 IL CRISTIANO E' UN ALTRO CRISTO 

I1 tema dello Spirito Santo che porta in noi la vita è così vasto e così importante che occorrerebbero molti incontri per esaurirne la portata.

Abbiamo visto come il cristiano abbia ricevuto da Dio, mediante la fede in Cristo, una vita nuova che lo fa figlio di Dio. E' Gesù stesso che viene a vivere in lui mediante l'azione salvatrice e santificatrice dello Spirito Santo. Per farci capire meglio questa realtà, Gesù usa paragonare se stesso alla vite e noi ai tralci (cfr Gv 15). Appare così evidente l'intima unione dei credenti con Lui e come un'unica linfa vitale scorra da Lui in noi, una linfa che ci rende capaci di produrre frutti di santità. Questa linfa è immagine dello Spirito Santo che ci è stato donato. Egli ha il compito di far maturare la nostra esistenza cristiana rendendola capace di produrre in noi come frutto il carattere di Gesù, ossia la sua immagine spirituale. Così il cristiano maturo è simile a Gesù: un altro Cristo.

IL FRUTTO DELLO SPIRITO

S. Paolo, nella lettera ai Galati, ci svela quale sia il frutto dello Spirito Santo: "Il frutto dello Spirito Santo in noi è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dolcezza, dominio di sè" (Gal 5,22). E' come se dicesse: `Eo Spirito Santo produce in noi le caratteristiche spirituali di Gesù, che sono: amore, gioia, pace ecc. ".

Accade spesso che parlando di qualcuno diciamo: E' tutto suo padre! Ha lo stesso carattere, la stessa intelligenza, la stessa passione di suo padre! Ebbene lo Spirito Santo tende a produrre in noi le stesse caratteristiche spirituali che sono in Gesù, cosicché guardandoci, ognuno, possa dire: è tutto Gesù! E' simile a Gesù! Soprattutto è il Padre Celeste che dovrebbe dire così guardando ciascuno di noi!

Ma è possibile tutto questo? Certo che è possibile! Ed, è logico, anche! Infatti non è logico che da un melo si producano mele e da un pesco si producano pesche? E' nella natura del melo produrre mele ed è nella natura del pesco . produrre pesche. Ogni albero produce frutti secondo la propria specie. E' naturale che nascano animali da coppie di animali. Nessuno si pone la domanda: è possibile? Perché è logico, è naturale che sia così!

Perché allora ci poniamo la domanda quando si tratta del frutto dello Spirito Santo? Non è stato lo Spirito Santo a produrre Gesù, il Figlio di Dio incarnato nel seno di Maria Vergine? Dove c'è lo Spirito, lì è naturale che ci sia il frutto, cioè il Cristo! Per questo infatti esso ci è stato dato dal Padre! Ma l'esperienza - direte voi - ci mostra il contrario: noi vediamo ogni momento dei cristiani che non assomigliano affatto a Gesù, anzi agiscono spesso in pieno contrasto con il suo Vangelo. Noi stessi poi constatiamo di giorno in giorno come ben altri siano i frutti della nostra vita: invidie, gelosie, cattiverie, peccati di ogni genere. Ciò vorrebbe significare che in noi non c'è lo Spirito? No! Lo Spirito c'è e la Parola di Dio ce ne rende sicuri: "Chi ha sete venga a me e chi crede in me beva. Una sorgente d'acqua pura zampillerà in vita eterna dal suo seno!" (cfr Gv 7,37-38). Sono parole di Gesù! "Voi siete il tempio di Dio - scrive S. Paolo - e lo Spirito Santo abita in voi!" (1Cor 3,16).

Perché allora non troviamo in noi il frutto dello Spirito, mentre troviamo i frutti del peccato? La risposta ci viene dalla Bibbia, come sempre, e precisamente dalla Lettera ai Galati. In essa S. Paolo ci insegna come in noi ci siano due forze potenti: la forza dell'Egoismo e la forza dello Spirito Santo. La forza dell'Egoismo ha la sua radice nella carne, ossia nella nostra natura corrotta. Fino a quando non moriremo la forza dell'Egoismo vivrà con noi ed in noi. Quando moriremo, essa pure morirà e noi risorgeremo trasformati, diversi, in tutto simili a Gesù. Allora resterà in noi solo la forza dello Spirito.

Fino a quel momento però noi dobbiamo lottare contro l'egoismo per mortificarlo per dominarlo, per assoggettarlo alla forza dello Spirito. In ogni istante ed in ogni circostanza noi siamo arbitri di una grande lotta tra queste due forze e spetta a noi scegliere l'una o l'altra. Se lo, Spirito non produce il suo frutto di santità è solo perché noi diamo corda all'egoismo e mortifichiamo lo Spirito. Lo Spirito è l'ospite divino dell'anima. Spesso però è più prigioniero che ospite in quanto Gli impediamo di agire, non Lo ascoltiamo, non seguiamo i suoi consigli, non chiediamo il suo aiuto (cfr Gal 5).

A questo punto penso che ognuno di noi abbia fatto un rapido esame di coscienza e riconosca umilmente di tenere imprigionato lo Spirito, mentre lascia scorrazzare liberamente il proprio egoismo. Che fare? E' semplice: liberate lo Spirito Santo dalla prigione in cui l'avete confinato. Allora Egli agirà in voi e voi produrrete il frutto della santificazione. Ebbene la liberazione dello Spirito può essere fatta in vari modi. Io voglio insegnarvene uno. Nella mia esperienza l'ho trovato molto efficace. Qualcuno chiama questa liberazione dello Spirito battesimo nello Spirito Santo; qualche altro preferisce il termine effusione dello Spirito Santo. Così preferisce dire la Chiesa.

Si tratta di parole diverse per indicare un'unica realtà: non si tratta di ricevere in noi lo Spirito, perché esso ci è stato donato dal Signore quando siamo diventati cristiani. Si tratta di liberare lo Spirito che è in noi, affidandogli la guida della nostra vita ed il potere assoluto sulla nostra persona e ciò avviene mediante un libero atto della nostra volontà illuminata dalla fede. Lo Spirito è pronto a prendere in mano la situazione della nostra esistenza, ma vuole il nostro consenso incondizionato.

Vi racconto una storia che vi illustrerà meglio questo concetto. C'era un piccolo industriale a cui le faccende andavano piuttosto male. Allora pensò di associarsi un amico verso il quale aveva una grande stima. L'amico accettò di entrare in società con lui, ma gli fece un discorso molto serio: "lo ti sono amico e ti voglio bene - gli disse - Ho di te molta stima per quel che riguarda la tua. onestà, ma devo sinceramente dírti che non vali molto come industriale: non hai fiuto, non hai coraggio, non hai capacità amministrative. Io accetto di aiutarti, ma ad una condizione ben chiara: firmami una carta con la quale affidi a me la direzione dell'impresa senza alcuna riserva. Se fai questo, ti prometto che in poco tempo farò rifiorire la tua industria". Quell'uomo rimase perplesso: si trattava di un grande atto di fiducia che gli veniva richiesto: un atto in cui si giocava tutta la sua vita! Non mancarono perciò dubbi, incertezze, paure: ma la fiducia nel suo amico fu così grande che gli fece superare ogni remora e firmò la carta. Da quel momento l'industria, guidata da mani esperte, rifiorì ed egli cominciò ben presto a goderne i frutti.

CAMMINARE NELLO SPIRITO

Cari amici, lo Spirito Santo ci fa, più o meno, lo stesso discorsetto: “Vuoi vedere nella tua vita il frutto della santificazione? Allora non c'è che un mezzo. Tirati da parte e lasciami agire. Non mettermi bastoni tra le ruote, non riservarti nulla, ma affidati totalmente a me. Lasciati condurre da me e toccherai ben presto con le tue mani il mio frutto”.

Troppo semplice, direte voi! Sì semplice, perché è semplice il Vangelo, ma non facile! Semplice è una cosa, facile un'altra. Infatti se è semplice capire come la soluzione consista nell'affidare al Signore tutta la nostra vita, non è facile per noi tirarci da parte! Quante persone, anche religiose ed impegnate nella pastorale, si consacrano al Signore e poi si riprendono, tutto od in parte, quanto hanno donato: la volontà, il cuore, la vita! Bisogna invece che facciamo come ha fatto Maria: Essa si è affidata senza riserva a Dio, ma ha vissuto tutta la sua esistenza in questa fede assoluta. Ha detto: "Si faccia di me secondo la Tua Parola" ed è stata coerente fino alla croce, lasciando che Dio operasse in Lei, senza mai tentare di far qualcosa di suo, di autonomo, ma agendo sempre come ancella del Signore! Lo Spirito Santo ha trovato in lei la disponibilità più radicale e ha prodotto in lei la pienezza del suo frutto, Cristo Signore. Inoltre Egli ha fatto di lei l'immagine vivente della sua "sposa", cioè della persona che si dona e si lascia possedere totalmente nell'amore. Se vogliamo essere anche noi ripieni di Spirito Santo e portare frutti di salvezza e di santità, dobbiamo fare come Maria: dobbiamo affidare al Signore tutta la nostra vita, senza riserva alcuna. Non si tratta però di un gesto unico, delimitato nel tempo e nello spazio, ma di un gesto continuo. Infatti noi viviamo in una successione di momenti, non in un momento fisso.

Perciò dobbiamo ripetere spesso, ad ogni nuova situazione, la nostra fede ed il nostro abbandono allo Spirito. E' un cammino di crescita fino al giorno in cui questo possesso di noi da parte del Signore sarà completo e definitivo.

In pratica vi consiglio di fare queste cose.

1 - Confessare i vostri peccati e tutto ciò che blocca in voi l'azione dello Spirito Santo. Finché c'è in voi qualcosa, per piccola che sia, che lo Spirito detesta e che voi invece amate, non potrete esser riempiti di Spirito Santo. Bisogna buttare fuori tutto, mettendolo davanti al Signore, riconoscendolo lealmente come male nello stesso modo in cui lo riconosce Dio: pensieri, affetti, azioni, omissioni, sentimenti cattivi... Non dovete nascondere nulla, non dovete tenere il cuore attaccato a nulla che sia male agli occhi di Dio! Non è necessario che facciate sacramentalmente questa confessione generale se avete la certezza morale di essere già stati assolti dai vostri peccati. Basterà che li confessiate di nuovo davanti a Dio in quanto volete sciogliere ogni legame che ancora vi ricollega ad essi.

Questa confessione a Dio ripetetela spesso, ogni giorno. Oltretutto sarà un'ottima preparazione alla riconciliazione sacramentale che è doveroso fare dopo ogni colpa grave ed è bene fare con una certa regolarità anche se non vi sono peccati mortali.

2 - Accettate Gesù come vostro Salvatore e Signore. In altre parole affidate la vostra salvezza e la vostra vita a Gesù consacrandola al suo servizio. Molti sono cristiani soltanto perché sono stati battezzati, ma non hanno mai affidato la loro vita al Signore affinché ne usi secondo la sua amorevole volontà. Si tratta di un grosso atto di fede perché con questo atto voi mettete nelle sue mani tutta la vostra esistenza, senza alcuna riserva. Anche questo atto va ripetuto spesso, non tanto perché Dio abbia bisogno di sentirselo ripetere, ma perché, come ho detto prima, cambia continuamente la situazione in cui viviamo ed è giusto che ogni nuova situazione sia affidata anche esplicitamente al Signore Gesù, alla sua Croce, alla sua Risurrezione, al suo Spirito.

3 - Infine spalancate le porte e le finestre al Soffio Santo di Dio, alla Terza Persona della Ss.ma Trinità affinché prenda possesso della vostra mente, del vostro cuore, dei vostri sensi, della vostra vita intera. Allora la potenza dello, Spirito vi invaderà e comincerà ad operare in voi! Attenti però a non misurare l'azione dello Spirito con il metro delle emozioni o dei sentimenti. C'è un abisso tra le due realtà. Le emozioni ed i sentimenti appartengono al mondo materiale, mentre l'azione dello Spirito appartiene al mondo spirituale e si può cogliere solo per fede! Una volta che abbiate compiuto i tre gesti di cui vi ho parlato, voi dovete camminare nella fede, cioè lasciarvi guidare unicamente dalla Parola di Dio. Uno dei primi frutti dello Spirito sarà proprio quello che Gesù fece ai suoi apostoli la sera di Pasqua: "Aprì le loro menti perché intendessero il senso delle scritture!" (Lc 24,45). Sarà la Parola di Dio, soprattutto le Promesse del Signore, che dovranno guidarvi d'ora in poi. Dovrete fondare la vostra certezza non su quello che voi provate o sentite, ma su quello che Dio afferma e promette.

Vi dice Egli "lo son con voi ogni giorno"? Ebbene voi dovete essere certi che Egli è realmente con voi oggi, ora, in questa circostanza. Come è possibile mettere in dubbio la Parola del Signore?

Lo Spirito vi aiuterà in questo cammino di fede e vi offre anche un punto certo di riferimento e di verifica: il Magistero ed il Ministero della Chiesa! "Conferma nella fede i tuoi fratelli" ha detto Gesù a Pietro (Lc 22,31)! Il nostro cammino nello Spirito Santo sarà sicuro solo se in armonia continua con "coloro che lo Spirito ha posto quali ministri della sua Chiesa" (cfr Atti 20,28).

Ecco, cari amici, quanto volevo dirvi a proposito dello Spirito Santo che è vivificante, cioè datore di vita. Resta ora da vedere un altro aspetto di questa verità e cioè attraverso quali strumenti Egli comunichi a voi la vita di figli. Ne parleremo nel prossimo capitolo.

La Madonna vi ottenga luce e grazia, Lei che in ogni circostanza ha saputo vedere e accogliere la voce dello Spirito con - piena disponibilità e - generosa ubbidienza.

CONTEMPLAZIONE

Ora mettiti davanti a Dio e compi con fede questi tre gesti per essere riempito di Spirito Santo.

1 - Confessa a Dio tutte le tue colpe con umiltà e sincerità. Così come le vede Lui, senza cercare scuse di sorta. Non è necessario che tu le richiami una ad una, ma quelle che Dio stesso ti mostra nell'intimo della tua coscienza... Poi prendi tutta la tua vita di peccato e mettila nelle mani di Gesù pregandolo che ti ottenga il perdono del Padre per i meriti del suo sangue versato per te sulla croce. Se lo ritenessi necessario o utile potresti anche fare la tua Confessione sacramentale generale, abbracciando cioè tutta la tua vita.

2 - Riconosci che Gesù è il tuo personale Salvatore e Signore. Chiedigli perciò di venire nel tuo cuore riconoscendolo e accogliendolo esplicitamente quale tuo Salvatore e Signore. E' molto importante affidare questo gesto all'intercessione materna di Maria perché sia Lei a produrre in te questa disponibilità: è la sua missione materna nella Chiesa fino alla fine dei tempi... Perciò mettiti nelle mani di Maria riconoscendola come tua Mamma e accogliendola nella tua vita come ha fatto Giovanni sul Calvario: "E il discepolo la prese con se" (Gv 19,27).

 3 - Ora chiedi allo Spirito, in nome di Cristo, di prendere possesso di te senza riserva alcuna. Abbandona tutta la tua vita a Lui perché ti riempia di se e produca in te il suo frutto, che è Gesù, mediante i suoi doni e i suoi carismi. Accogli questo Dono dello Spirito con umiltà e con fede, certo che Egli ora è presente in te con tutta la sua pienezza di grazia secondo la promessa di Cristo: "In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà" (Gv 16,23). E ancora: "Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del Cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!" (Le 11,13).

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