giovedì 14 gennaio 2010

LA TRAGEDIA CONTINUA

Apprendiamo oggi di una notizia triste e devastante: un terremoto di una intensità spaventosa (la più alta degli ultimi duecento anni!) ha colpito e devastato la popolazione di Haiti. Un paese già di per sé molto povero, oggi si ritrova nella miseria della polvere, circondati da dolore e morte. Il nostro pensiero unanime va a tutte le vittime per le quali pregheremo Dio, e a tutti coloro che sono sopravvissuti e che ora si ritrovano davvero in una terribile situazione. 

E’ inutile dire posso capire come stanno, perché non è vero: io non ho vissuto situazioni simili, mai nella mia vita e non posso immaginare ciò che si può provare. Ma penso, cerco di immedesimarmi il più possibile e vedo la sofferenza, le lacrime, il dolore, la morte che ci colpisce. Vedo e sento qualcosa di brutto perché vedo la miseria di noi uomini.

Il nostro Santo Padre, Benedetto XVI è già intervenuto, questa mattina, e ha chiesto l’immediato intervento di aiuto e solidarietà alle popolazioni di Haiti, dando loro sostegno morale e pratico. E speriamo che questa ennesima tragedia, veda il mondo ricompattarsi e unito affrontare la tragedia con tutti i mezzi possibili, sperando che non sorgano nuovi sciacalli, capaci di approfittare della morte e della disperazione altrui. 

So già le domande che molti di voi si stanno ponendo, in questo momento così doloroso: perché? Dov’è Dio? E’ questo il Suo amore?

Noi non sappiamo il perché, ma sappiamo che tutto ciò deve accadere: siamo noi uomini che abbiamo cercato l’ira di Dio e quando le tragedia accadono, sappiamo dare Lui la colpa di tutto, senza guardare noi stessi. Non so se è una punizione divina, né posso sapere perché proprio ad Haiti, ma so che l’Apocalisse preannunciava questi avvenimenti come l’inizio della fine. Molti non riflettono su queste cose, pensando che si tratti di stupidaggini o fantasie dell’uomo, ma la fine non è molto lontana e questi eventi drammatici, che ci stanno colpendo in una così rapida sequenza, possono anche essere un segnale dei tempi. Anche Gesù disse che avremmo dovuto intepretare i segni della Sua venuta: molti ne sono comparsi, altri sono in procinto di comparire. Perciò il nostro invito accorato è di non perdere la fiducia in Dio e di guardare anzi a Lui in un momento così delicato: guardate al Cielo e convertitevi prima che sia troppo tardi: anche le numerose apparizioni della Vergine Regina degli Ultimi Tempi, ci hanno messo in guardia e ci hanno detto che è davvero vicino il momento in cui la conversione sarà troppo tardi per effettuarla. Quindi, convertitevi di cuore a Dio e siate pronti nell’affrontare queste tragedie perché purtroppo, non si fermeranno qui. Ma se rimaniamo uniti e fedeli a Dio, non periremo e non ci dispereremo. 

Chiudo dicendo che anche tutti noi Operai della Vigna, siamo vicini spiritualmente a tutte le vittime di questo terremoto e che pregheremo per le anime che hanno lasciato questo mondo. Anche voi, fate lo stesso e quando verrà il momento dell’aiuto e della solidarietà, non sotraetevi con inutili pensieri privi di senso che cercano di giustificare l’avarizia e l’avidità. 

L'eterno riposo dona loro, o Signore,

e splenda ad essi la luce perpetua.

Riposino in pace. Amen.

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