lunedì 15 febbraio 2010

Un unico Corpo

Qualche giorno fa, Patrizia mi ha detto una cosa giusta che mi ha fatto aprire gli occhi e cioè che forse stavamo pensando di più al materiale da inserire e aggiungere nel sito, piuttosto che a riflettere e meditare sul materiale già presente. 

Ovviamente Patrizia aveva ragione e mi sono accorto che stavamo forse trascurando e dimenticando il significato principale del nostro lavoro nella Vigna. E mi sono guardato e ho avuto un sentimento di paura e mi sono detto: "Sto forse diventando un fariseo"? 

Sappiamo tutti la considerazione che Gesù aveva dei farisei ed era giusto considerando che i farisei proclamavano la fede a parole, ma nei fatti erano freddi, distanti da Dio e ipocriti, in molte occasioni. E questo è il pericolo che corriamo quando cominciamo a vedere la fede sotto altri punti di vista e si vuole trasmettere la Legge di Dio affinché non venga disobbedita e trasgredita. Corriamo il rischio di perdere di vista la cosa fondamentale e cioè l'amore. Se ci dimentichiamo l'amore e ci soffermiamo solo su questioni teologiche o giuridiche o pratiche o formali, noi non siamo più degni di servire il Signore in questa Vigna. Ecco perchè è giusto ricordare che prima di ogni cosa, viene Dio e Gesù Cristo. E con essi, l'amore. Amarci gli uni gli altri: ecco cosa Gesù ci ha chiesto come segno di riconoscimento. E io mi chiedo: ci amiamo gli uni gli altri? Anche qui, in questa Vigna, possiamo dire di amarci gli uni gli altri? E' vero, fisicamente siamo lontani, ma i nostri cuori,  i nostri spiriti sono molto vicini. La risposta, per quanto mi riguarda, è positiva. Ho visto una grande fede in chi lavora con noi e mi sono sentito vicino a ciascuno di loro, anche se a volte, avevo sentimenti lontani dall'amore. Ma io dico che, prima di ogni cosa, dobbiamo noi essere uniti: non mi riferisco solo a chi è in questa Vigna, ma a tutti coloro che evangelizzano nella rete e nella realtà. Dobbiamo essere come apostoli, uniti in un solo Corpo e non camminare da soli, per finire vittima di un errore troppo protezionistico del proprio spazio. Ecco perchè la mia filosofia è sempre stata quella di dare spazio a tutti coloro che lo volevano perchè noi dobbiamo essere una cosa sola e amarci gli uni gli altri. E solo così potremo dire di essere tutti uniti. E invece vedo che molti proteggono il loro spazio e le loro opere in maniera eccessiva, dimenticandosi che tutti noi abbiamo un unico scopo: evangelizzare la Parola di Dio. Perchè se siamo divisi tra di noi, come potremo essere discepoli di Gesù? Come potremo essere di esempio, se non ci parliamo nemmeno tra di noi? 

Torniamo alle origini e ricordiamoci la semplicità, l'umiltà e mandiamo via ogni sentimento di individualismo perchè l'individualismo è nemico della fede, è nemico dell'amore, è nemico della Comunità. Torniamo ad essere veri testimoni del Vangelo, veri discepoli di Cristo e vere membra di un unico Corpo, altrimenti saremo destinati a disperdere e non unire. 

E questo spiega anche la creazione del forum: questo strumento deve servire come mezzo di dialogo tra di noi e con chi, come Marco, ci segue dall'esterno. Parlare è importante perchè ci unisce e ci fa imparare cose che ignoriamo. Spero che il nostro invito venga ben accolto perchè solo impegnandoci tutti, potremo davvero dire di aver contribuito a creare una Comunità, a creare un'unità.

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