martedì 15 dicembre 2009

Il Vero Natale

Oggi, anche io voglio fare una considerazione breve sulla festa che ci accingiamo a festeggiare.

Molti di voi sanno che il Natale è un momento unico, molto bello, con un atmosfera davvero calorosa per stare tutti insieme in famiglia. E’ il tempo dei regali, delle decorazioni, ecc… 

Però molti si dimenticano cosa il Natale è in realtà. Dico questo perché molti programmi televisivi parlano di un Natale che a causa della crisi non può essere festeggiato. Ma io dico perché? Molti si lamentano perché non possono comprare i regali e li riciclano. E la domanda che io ripeto è Perché? Insomma c’è per caso una Legge che dice che Natale è tempo di regali? C’è una clausola che dice che senza regali non vi è Natale? 

Guardiamo in faccia la realtà: molti pensano al Natale come tempo di regali e cenoni e pochi pensano al reale motivo per il quale ci riuniamo tutti insieme e festeggiamo. Ma cosa festeggiamo? Una festa pagana? Non festeggiamo l’arrivo di Gesù tra di noi? Non celebriamo questo grande mistero? E allora a cosa servono i regali? A cosa serve il cenone? 

Gesù è venuto in una mangiatoia e non in mezzo a feste e cenoni e regali. E’ nato in povertà assoluta, in un posto dove si nutrono gli animali. E noi affermiamo che a causa della crisi non si può festeggiare il Natale? Ma come facciamo a definirci ancora cristiani, se pensiamo sempre come pagani? Come facciamo a dire di credere in Gesù, quando poi non lo Riconosciamo nemmeno? 

Mettiamoci una mano sulla coscienza e ricordiamoci il Vero Natale: ricordiamoci che noi celebriamo Gesù che viene in mezzo a noi in silenzio ed umiltà. Insegniamo questo a questa generazione e mettiamo in secondo e terzo piano i regali e Babbo Natale (versione paganizzata di San Nicola). Non pensiamo all’obbligo dei regali e a quello che possono pensare le persone che magari entrando in casa non vedono doni sotto l’albero. A me è capitato che un conoscente vedendo alcun regalo mi disse: “Ma tu non fai regali? ” Era come se mi dovessi vergognare, ma non c’èra nulla da vergognarmi perché piuttosto che fare regali inutili e riciclati, ho preferito dar i soldi in beneficenza. Perché per me è più importante il sorriso di un bambino il giorno di Natale, piuttosto che ricevere un portachiavi o un profumo o di fare un regalo bello cercando di fare colpo sul parente. 

Natale è tempo di famiglia, di amore e di sentimenti: è tempo di meditare sul Presepe e su quella grotta in cui si appresta a venire Gesù nel Più Grande dei Misteri. E’ tempo di pensare all’umiltà con la quale si è presentato. E’ tempo di pensare agli altri e pensare che mentre noi pensiamo al cenone, c’è gente che è sotto il freddo senza nulla e senza nemmeno un biscotto. 

Spiritualizziamo questo Natale e non riduciamolo ad una festa qualunque legata a Babbo Natale. Approfittiamo per sentirci ancora più vicini a Gesù. Un caro saluto e Buon Avvento a tutti voi! 

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